24 Giugno 2024
Stefano Lucchini, Presidente AmCham e Chief Institutional Affairs and External Communication Officer di Intesa Sanpaolo, in occasione del 109° meeting annuale, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"Andremo probabilmente in una direzione di continuità con il Presidente Arnaboldi che conosco da molti anni, e in generale con i precedenti presidenti che hanno fatto uno straordinario lavoro, uno tra tutti il Presidente Paolucci. La vera sicurezza di questa organizzazione così importante per la relazione con gli Stati Uniti è poi naturalmente tutto il team guidato brillantemente da Simone Crolla.
L'amicizia con Luca risale al 1990, amicizia peraltro consolidata proprio negli Stati Uniti. La mia esperienza negli Stati Uniti è stata lunga e piena di affetto e di gratitudine. Una delle mie prime esperienze è stata quella al Congresso degli Stati Uniti, sono stato presidente di una serie di altre istituzioni che sono negli USA e oggi sono onorato di essere anche il presidente dell'IMI Securities di Intesa San Paolo negli Stati Uniti".
"Nell'assumere la carica di Presidente della nostra organizzazione sento un grande orgoglio e una grande responsabilità.
Da sempre gli Stati Uniti rappresentano un sogno, un modello, un alleato imprescindibile del nostro Paese. Il compito che anima dal 1915 la nostra AmCham è quello di rafforzare questo legame, scoprendo nuovi punti di contatto e collaborazione, e consolidare il rapporto economico e commerciale in costante miglioramento.
Le aziende associate ci vedono come un punto di riferimento primario per tutto ciò che si muove sull'asse transatlantico: garantiscono serietà, competenza, preparazione nell'affrontare i principali temi di dibattito e dialogare con le istituzioni per favorire opportunità di crescita per il tessuto economico italiano e americano.
Assumere la Presidenza in un momento storico di grande turbolenza come quello che stiamo vivendo, comporta il dover essere ancora più forti per quanto riguarda la nostra vicinanza, la nostra amicizia con gli Stati Uniti. Il tutto viene fatto con grande attenzione grazie al nostro Consigliere Delegato Simone Crolla, che non sarebbe tale senza lo straordinario staff che ho avuto modo di conoscere in questi anni passati alla vicepresidenza, tutte persone di grandissima qualità.
Con Luca Arnaboldi ci conosciamo da tempo, abbiamo anche vissuto un periodo insieme negli Stati Uniti, guardavamo le partite a casa sua quando ad un certo orario ci si riusciva a collegare con la Rai; per questo per me subentrare a lui è un grande onore, un compito che sarà non facile, perché bisognerà fare meglio di quello che è stato questo ultimissimo Consiglio, ma cercheremo comunque di seguire lo stesso percorso.
Per quanto riguarda i programmi, il principale che avremo poi modo di condividere e di cui parleremo riguarda un percorso di pianificazione economica, ma anche sociale. Tra gli obiettivi quello di aumentare i soci da qui al 2027 grazie all'aiuto di tutti, e andare a toccare tanti altri settori: dai fondi di investimento che stanno investendo molto qui in Italia, alle aziende energetiche, fino al lusso. Avremo insomma tutti insieme molto lavoro da fare per accrescere ancor di più il prestigio di AmCham.
Io credo che proprio in un momento di turbolenza come questo, di geopolitica in trasformazione, ci siano le condizioni per incrementare queste dinamiche che stiamo osservando: il link sempre più forte tra gli Stati Uniti e l'Italia. In questo momento infatti io credo che sarà ancora più strategica l'attività dell'American Chamber of Commerce in Italy perché è come un'autostrada dell'amicizia, una via ampia e sicura su cui viaggiano esperienze, merci, scambi ed interessi, valori economici cementati sulla condivisione e soprattutto valori etici. Io credo che i valori etici di scambi culturali dei nostri due Paesi si arricchiscano e si arricchiranno sempre di più in questo periodo.
Con una certa emozione, siamo dunque pronti a partire per il nostro nuovo viaggio, quello della libertà, che gli Stati Uniti hanno regalato tanti anni fa all'Europa e all'Italia, che noi abbiamo ereditato oggi con il presidente Paolucci, e che come cittadini, come promotori di dialogo tra le imprese dei nostri due Paesi, abbiamo il dovere di tenere viva e vitale, sempre, ogni giorno, e non soltanto in quelli che sono i canonici anniversari".
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