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Testa (Borsa Italiana): "Ricerca Equita su investimenti non incoraggiante ma giusta direzione; necessario ricanalizzare risparmi verso economia reale in Europa"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Fabrizio Testa, Ad di Borsa Italiana in occasione della presentazione della ricerca di Equita e Università Bocconi sugli investimenti delle società quotate in Italia

29 Maggio 2024

Fabrizio Testa, Amministratore delegato di Borsa Italiana, in occasione della presentazione della ricerca sullo stato dell'arte degli investimenti nelle società quotate in Italia di Equita e Università Bocconi, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia

"I dati risultati dalla ricerca sono qualcosa su cui noi stiamo lavorando da tempo e che avevamo già preso in considerazione. Questa è la conferma che i passi che stiamo intraprendendo per arginare il problema vanno nella giusta direzione. I passi che avevamo menzionato nel manifesto consistono da una parte nel dare il giusto peso, soprattutto quando si fanno degli interventi lato fiscale all'equity piuttosto che alle altre forme di investimento, dall'altro la creazione di un fondo di fondi a traino pubblico in cui così come è avvenuto in altre geografie ad esempio la Francia, che faccia poi da volano alla nascita di gestori e portafogli che investono in real economy domestica".

Come si colloca Borsa italiana in questo contesto anche alla luce dei risultati di questa ricerca?

"Borsa italiana, da quando sono arrivato nel 2021, ha preso parte a tutti i lavori prima della task force poi del drafting del DDL capitali. Noi stesse abbiamo messo mano ai nostri regolamenti per efficientare l'ingresso delle aziende sui sui mercati borsistici. Continuiamo a lavorare e come dicevo prima nel manifesto a cui abbiamo dato il nostro contributo cerchiamo di ricanalizzare molti dei risparmi sia privati che degli investitori istituzionali verso l'economia reale in un ambito europeo. Facendo parte del gruppo Euronext cerchiamo di far sì che ogni nuova regola, ogni implementazione della regola, almeno nelle nostre sette geografie, sia più armonizzata possibile".

Quali sono le aspettative per i prossimi anni?

"Per quanto riguarda Capital Market Union la speranza è che eh si vada step by step ad affrontare alcune delle tematiche che su cui continuiamo a dibattere ovvero una regolamentazione più unificata: un focus su imprese, soprattutto tecnologiche, in modo da tenere in Europa il know how e poi una una spinta a livello più domestico per le piccole e medie imprese e questo come ho detto è un qualcosa che Euronext per le sue sette geografie sta provando portando avanti come tema di sviluppo".

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