24 Febbraio 2024
Carlo Palasciano Villamagna, Presidente Mercitalia Logistics, in occasione del Forum in Masseria 2024 organizzato da Bruno Vespa, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
“Il trasporto merci in questo momento in Italia soffre di quelle che sono, diciamo così, le difficoltà del settore. In particolare abbiamo un tema che riguarda i valichi alpini, che stanno limitando la capacità del nostro Paese di esportare attraverso i treni le nostre merci all'estero. Abbiamo poi un tema interno in quanto, come sappiamo, in Italia ci sono dei lavori infrastrutturali molto importanti che limitano un po’ la capacità di servizio da parte del settore delle merci su treno.”
Le principali sfide che ci troviamo ad affrontare?
“Noi come Gruppo Ferrovie dello Stato abbiamo deciso, da un paio di anni, di rivedere completamente il tipo di servizio che offriamo. Prima era essenzialmente a trazione, ma adesso il mercato desidera un servizio diverso: quello che viene chiamato primo e ultimo miglio. Un servizio che, dunque, possa garantire all'impresa la presa del bene e la sua consegna al cliente finale, questo attraverso l'utilizzo di camion piuttosto che altre modalità di trasporto. Navi o camion che si dirigono verso terminali intermodali ove questa merce viene caricata su treni e arriva in altri terminali che a loro volta vengono spostati su altri camion e consegnati al cliente finale. Questa modalità, che viene appunto chiamata prima e ultimo miglio, è una modalità integrata che, per essere realizzata, richiede una serie di accordi e di partnership di diversa impostazione dell'attività e del lavoro imprenditoriale, anche da parte del Gruppo Ferrovie dello Stato attraverso il Mercitalia Logistics. Ed è quello che stiamo facendo con il famoso accordo con MSC per cercare di cogliere le opportunità che vengono dal traffico marittimo e trasferirle ai nostri terminali; da lì effettuare queste attività di spedizione e consegna che stiamo delineando con altri operatori importanti, non soltanto in Italia ma anche all'estero. Vorrei ricordare che il Gruppo Ferrovie dello Stato è impegnato in più di dieci Paesi all’estero, in particolare in Germania. Questo per garantire l'ottimizzazione dei servizi europei nord, sud, est e ovest. Siamo diventati il secondo operatore per quanto riguarda il trasporto delle merci tedesco e abbiamo anche recentemente acquisito una quota importante in un terminale di Duisburg che ci permette di ottimizzare il flusso delle merci nel Paese.”
Le principali sfide dal prossimo triennio. Come evolverà la mobilità del trasporto delle merci del Ponte sullo stretto di Messina?
“Come sappiamo sarà nel 2032 quindi ci sarà tempo per ottimizzare i benefici che deriveranno da questa opera nei prossimi tre anni. Io credo che saranno essenzialmente incentrate nella messa a terra di questi progetti di cui prima accennavo e soprattutto del fatto di delineare un futuro più sostenibile più vicino a quello che è l'obiettivo europeo. Nel 2030 l'Europa chiede che il 30% delle merci sia trasferito su rotaia. Oggi, come lei sa, siamo lontani da quella cifra. Siamo intorno al 19-20%. Noi come gruppo siamo intorno al 10%. Vogliamo raddoppiare la nostra quota, essere noi ad arrivare al 20% entro il 2030. Un obiettivo da raggiungere attraverso, come accennavo prima, quelle partnership, quegli accordi e quel modo di interpretare il nostro ruolo che non è più dedicato esclusivamente alla trazione ma, come operatore di sistema di tutta la logistica, parte dal famoso primo ultimo miglio.”
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