Ricerca Next Generation Leadership, Casaluci (Pirelli): “60 anni età media dei Ceo in Italia, servono competenze digitali”

Bain & Company e Key2people hanno presentato una ricerca congiunta sulle difficoltà di costruire e valorizzare una nuova classe manageriale italiana all’evento "Next Generation Leadership: il ricambio della classe dirigente come elemento di competitività del Paese”, tenutosi oggi a Roma.

Andrea Casaluci, CEO di Pirelli, ha rilasciato un'intervista a Il Giornale d'Italia:

“È stato un incontro molto interessante, l’occasione per confrontarsi sia con le istituzioni, la ministra Bernini, e con alcuni Ceo di importanti realtà italiane, sia industriali che start-up nel mondo del digital. Quindi estremamente interessante e ricco di stimoli per il futuro.

Sessant’anni è l’età media dei Ceo, in crescita di due anni rispetto all’anno precedente. Quindi uno spunto interessante, per costruire un bridge tra le generazioni più senior, con più esperienza, con più visione, e le generazioni più nuove e con sviluppate competenze che aiutano a costruire il futuro digitale e la sostenibilità in particolare.

Quello di Bari è un progetto che ha visto la luce nel 2023, di cui siamo molto orgogliosi, in cui Pirelli, insieme alla regione Puglia, all’Università di Bari, ha sviluppato un centro di eccellenza per lo sviluppo di competenze digitali, che poi supportano tutta la parte industriale, di prodotto, ma anche di operation commerciale all’interno dell’azienda.

Per noi è un esempio di sviluppo con le università di competenze nuove, in cui noi centralizziamo tutta la parte algoritmica, che è centrale nello sviluppo di nuovi prodotti. Non è un esperimento, è un progetto ormai realtà, sono impiegate 30 persone, diventeranno 80 nei prossimi due anni. È concentrato in Italia, perché in Italia che noi sviluppiamo le competenze più importanti e centrali per lo sviluppo dei nostri prodotti e dell’innovazione.

Noi come industria abbiamo bisogno del supporto delle istituzioni. L’Italia è un Paese che ha bisogno di migliorare la propria produttività e di accelerare nello sviluppo delle competenze, soprattutto le competenze digitali. Quindi benvenuto, vedo che c’è moltissima attenzione da parte del Ministro, quindi raccolgo un messaggio di grande fiducia per il futuro.”

All’evento hanno partecipato, tra gli altri, il Ministro per l’Università e la Ricerca Anna Maria Bernini, Elena Goitini, AD di BNL e Responsabile BNP Paribas per l’Italia, Gioia Manetti (SVP, CEO AutoScout24 Spa, CEO AUTOproff Italy) Chiara Russo (CEO e Co-founder di Codemotion) ed il noto Fabio Vaccarono, Presidente e CEO del Gruppo Multiversity. L’evento è stato moderato dalla giornalista di Sky TG24 Tonia Cartolano.

Dalla ricerca presentata emerge come oggi, nel nostro Paese, l’età media dei CEO di società quotate si attesti sui 60 anni e – legata ad una maggiore durata della carica ricoperta - stia ulteriormente invecchiando, rispetto ai 55-58 anni che si registrano tra i vertici di realtà quotate di altri Paesi europei. Anche per quanto riguarda prime linee e board assistiamo alla stessa tendenza: il nostro Paese ha tra i 2 e i 5 anni di “maggiore età” rispetto alla media europea. E tutto ciò nonostante la dimensione media delle nostre aziende sia nettamente inferiore. Questa situazione ha un costo per il Sistema Paese: il maggior contributo legato a una leadership più giovane – quindi più incline all’innovazione, internazionalizzazione e ai nuovi trend, potrebbe tradursi in un valore compreso tra i 20 e i 40 miliardi di euro (1-2% del Pil italiano).
Le cause dell’attuale squilibrio generazionale al vertice, secondo la ricerca, possono essere individuate in una serie di fattori strutturali che incidono sulla domanda e offerta di profili executive giovani, ma anche in una mancata valorizzazione e creazione di percorsi alternativi e di advisory dei profili più senior. Investire su un ribilanciamento tra generazioni - una leadership intergenerazionale – è quindi centrale per sbloccare un vantaggio competitivo per il Paese. In tal senso, un’azione sinergica di Istituzioni e imprese sembrerebbe imprescindibile.