14 Dicembre 2023
Oggi, Tim ha lanciato il primo microprocessore crittografico (Secure Microchip) Made in Italy, progettato interamente in Italia per tutelare la cybersicurezza, alla presenza di Adolfo Urso, Ministro delle imprese e del Made in Italy. Pietro Labriola, Amministratore Delegato di Tim, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
“Innanzitutto ringrazio per l’opportunità di aver fatto una domanda sulla componente industriale. Perché, oramai, noi siamo sui giornali su componenti che non sono legate all’andamento del business. È quasi passato inosservato che noi siamo due trimestri consecutivi che stiamo rilasciando numeri positivi.
Venendo all’oggetto specifico, come ho sempre spiegato, nella nostra azienda abbiamo tre tasselli. Su quella che viene chiamata service, con la parte non di rete, di sviluppo del futuro nostra azienda. E, dal punto di vista industriale, c’è il Brasile, non ne parliamo oggi, c’è il segmento di famiglia, non ne parliamo oggi, e c’è il segmento delle aziende.
Sul segmento delle grandi aziende, la sicurezza è un tassello chiave per qualunque soluzione voglia essere proposta a queste aziende. Abbiamo già lavorato sulla componente del cloud. Cloud che, attraverso la tecnologia della cloud region, oramai sicuro, i dati sono residenti sul territorio nazionale e le chiavi di crittografia non sono in mano agli upper scaler.
Questa è la centralizzazione, qualunque cosa si connette al cloud è un punto debole, su cui ci può essere un attacco. Su questo, il microchip aiuterà ad un accesso sicuro nella transazione dei dati. Questo è l’elemento chiave.
L’altro elemento chiave è che è una tecnologia nostra, residente in Italia e sviluppata dalla nostra azienda. Quanti di voi si ricordano l’ultima volta che Tim ha sviluppato qualcosa in casa? E in un contesto pur di globalizzazione, gli elementi di sicurezza saranno sempre più dei verticali, geografici e nazionali. E noi, su questo, aldilà degli slogan, giocheremo una partita da leader.
Oggi vorremmo parlare di componenti industriali e di prospettive. Cosa preoccupa noi? Abbiamo fatto tutto quanto secondo la normativa vigente, quindi andiamo avanti e vediamo.
Quello a cui fare attenzione, su cui invito anche la Consob a fare attenzione, è che il nostro è un titolo che subisce fluttuazioni sulla base di indiscrezioni. Una maggiore attenzione su chi rilascia queste informazioni e come le gestisce è fondamentale, a tutela del mercato italiano, della credibilità del mercato borsistico italiano. Quindi chiedo un invito a fare attenzione, a presidiare questo tipo di informazioni, che porta il titolo ad avere delle fluttuazioni, che non rispecchiano la realtà e l’andamento del business.
Circolata la notizia che il presidente Rossi non si ricandiderà per il nuovo mandato, invece ritengo di avere una responsabilità, ma non sono io a decidere, siamo un’azienda quotata in borsa. Gli azionisti faranno le loro valutazioni. Nel momento in cui ci fosse la disponibilità, ritengo che abbia un dovere morale, per completare un progetto. Mi sento moralmente responsabile per portare l’azienda avanti con un progetto, che è stato approvato dal CdA e su cui siamo andati avanti.”
lI microprocessore è stato pensato per essere utilizzato in diversi ambiti, civile, militare, industriale e nella protezione di infrastrutture critiche come, ad esempio, binari ferroviari, reti elettriche, idriche e dighe.
A questi si aggiungono poi i contesti sempre più diffusi di Internet of Things, a partire dalle smart city con la protezione dei dati di sensori o telecamere in aree urbane ed extraurbane. Nel settore industriale, il Secure Microchip tutela l'intero ciclo produttivo attraverso l'integrazione di un sofisticato sistema crittografico con le più avanzate funzionalità di cybersecurity, garantendo la sicurezza del dialogo tra apparati (machine to machine).
In particolare, li microprocessore rappresenterà una risposta concreta anche alle esigenze di sicurezza delle piccole e medie imprese e per tutti quei soggetti che, a breve, dovranno dotarsi di sistemi più solidi o adeguarsi agli stringenti requisiti di cybersicurezza contenuti nel Cyber Resilience Act e nelle Direttive UE Nis2 e CER.
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