14 Dicembre 2023
Oggi Tim ha lanciato il primo microprocessore crittografico (Secure Microchip) Made in Italy, progettato interamente in Italia per tutelare la cybersicurezza. Il progetto è stato illustrato alla presenza di Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, che ha rilasciato un'intervista a Il Giornale d'Italia:
“Autonomia strategica, tecnologica, scientifica, industriale, per garantire la massima sicurezza dei nostri dati e quindi delle nostre imprese. Tanto più importanti a fronte della competizione che dobbiamo affrontare livello globale, per rendere questo un Paese sempre più appetibile agli investimenti stranieri, nel settore della micro elettronica.
Noi possiamo, noi vogliamo, noi dobbiamo diventare il Paese ideale in cui investire. Per questo, ho presentato il nostro piano anche agli interlocutori internazionali, poche ore fa in Giappone, poi a Taiwan, in Corea del Sud, in Singapore, negli Stati Uniti. Dove la nostra taskforce è andata nei mesi scorsi, per incontrare tecnicamente le più grandi multinazionali occidentali.
Si parla nei giornali di un ricorso contro la vendita della rete di Tim. Non preoccupa perché è un processo già avviato, credo dia garanzia a tutti, soprattutto a chi ha investito in questa importante impresa. Anzi, la notizia di oggi è che Tim ha sviluppato con Telsy il primo microchip italiano ad altissima sicurezza. Un anticorpo, un vaccino contro l’intrusione, per contrastare il crimine che avviene a livello informatico, per garantire la nostra autonomia strategica. Questo è un esempio importante e significativo di quello che è una grande industria italiana.
Ci sono innanzitutto le risorse in manovra economica, abbiamo messo in campo oltre 5 miliardi di euro per l’industria italiana del futuro; 1 miliardo in più per la micro elettronica, 1 miliardo in più per i grandi programmi IPCEI, 1 miliardo in più per i contratti di sviluppo, che indirizzeremo sempre più verso gli insediamenti industriali nei settori ad alta tecnologia. Un miliardo e 800 milioni di euro per le imprese che investono nella Zes, 330 milioni di euro per realizzare le tre grandi leggi quadro sui comparti di futuro, la legge quadro sulle tecniche di frontiera, intelligenza artificiale, meccanica quantistica, metaverso, la legge quadro sulla space economy e la legge quadro sulla blue economy. In più, ovviamente rifinanziamento la legge Sabbatini, che è tanto più significativa quando i tassi di interesse sono così elevati.
A queste risorse, appunto oltre 5 miliardi di euro nel bilancio dello Stato, vanno aggiunte le risorse in più, che abbiamo ottenuto, una sorta di manovra economica parallela, nella riprogrammazione dei fondi del PNRR, attraverso lo strumento del REPowerEU, che per questo dicastero significano 9.300.000.000 di euro in più, che si aggiungono ai 27 miliardi già in dotazione, che stiamo utilizzando al meglio secondo le tempistiche europee. Quindi, avremo soltanto, per quanto riguarda il fronte delle risorse il PNRR e del REPowerEU, 37 miliardi di euro nei prossimi due anni da investire, come facciamo, soprattutto sulla transizione digitale e green. Quindi sulla tecnologia e sulle imprese che produrranno nel nostro Paese tecnologia green, tecnologia digitale.
Per quanto riguarda uno dei programmi più ambiti dalle imprese, transizione 5.0, nei prossimi due anni metteremo in campo, tra risorse nazionali in bilancio e nuove risorse europee, circa 13 miliardi di euro per sostenere le nostre imprese nella innovazione tecnologica green e digitale ed anche nella formazione.”
Il microprocessore, progettato interamente in Italia da Telsy e realizzato da una filiera
europea, consentirà di elevare il grado di sicurezza in diversi ambiti tecnologici, dai dispositivi mobili alle Smart City
in grado di elevare la sicurezza in diversi ambiti tecnologici, dai dispositivi mobili alle Smart City, dalle infrastrutture cloud all'Internet of Things (loT) ai sistemi di difesa.
La soluzione, integrabile in diversi scenari, soddisfa i più avanzati standard di 'security by design' e garantisce la piena affidabilità delle comunicazioni crittografate. lI nuovo microchip è un 'atomo di sicurezza' (root of trust) tutto italiano che permette di mettere in sicurezza tutti quei sistemi
informatici o di comunicazione che trattano informazioni sensibili o confidenziali. Il microprocessore è prodotto da una filiera interamente europea, in collaborazione con importanti aziende del settore.
lI microprocessore è stato pensato per essere utilizzato in diversi ambiti, civile, militare, industriale e nella protezione di infrastrutture critiche come, ad esempio, binari ferroviari, reti elettriche, idriche e dighe. A questi si aggiungono poi i contesti sempre più diffusi di Internet of Things, a partire dalle smart city con la protezione dei dati di sensori o telecamere in aree urbane ed extraurbane. Nel settore industriale, il Secure Microchip tutela l'intero ciclo produttivo attraverso l'integrazione di un sofisticato sistema crittografico con le più avanzate funzionalità di cybersecurity, garantendo la sicurezza del dialogo tra apparati (machine to machine).
In particolare, li microprocessore rappresenterà una risposta concreta anche alle esigenze di sicurezza delle piccole e medie imprese e per tutti quei soggetti che, a breve, dovranno dotarsi di sistemi più solidi o adeguarsi agli stringenti requisiti di cybersicurezza contenuti nel Cyber Resilience Act e nelle Direttive UE Nis2 e CER.
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