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Bagnasco (AD Sparkle): “Raddoppio del volume di traffico trasportato ogni 2 anni e mezzo, nessuna decelerazione. Servono nuove infrastrutture e rotte alternative”

Bagnasco: “È il momento in cui, su tutto il dominio del sottomarino, ci sia un’operazione di sistema, che metta insieme le capacità“, l’intervista al GdI

28 Novembre 2023

Si è tenuto a Roma il convegno “Downside up. Il futuro dell’Underwater“, organizzato da Fincantieri. Hanno partecipato all’evento le aziende che, in diversi ambiti – energia, comunicazioni, elettricità, infrastrutture e robotica – rappresentano le eccellenze italiane nel mare. L’Amministratore Delegato di Sparkle, Enrico Bagnasco, ha rilasciato un'intervista a Il Giornale d'Italia:

“Sul valore di Sparkle non mi pronuncio. Avete letto i numeri sui giornali, numeri ne sono usciti tanti negli ultimi mesi.

Questa giornata è una giornata molto importante, perché sicuramente è il momento in cui, su tutto il dominio del sottomarino, ci sia un’operazione di sistema, che metta  insieme tutte le capacità, molte capacità che abbiamo, che riguardano tutte le infrastrutture critiche.

Sparkle chiaramente per la parte di telecomunicazioni, poi ci sono tutte le infrastrutture critiche legate all’energia.

Sicuramente, ci sono tante capacità industriali, che possono essere messe a sistema, per fare di questo dominio sottomarino un elemento non solo essenziale per il funzionamento del Paese in generale, dell’industria, ma  anche un modello da esportare.

Non mi lancio a dare un numero, perché sarebbe un compito molto complicato. Ci mettiamo dentro tutte le infrastrutture, i sistemi, i servizi.

Ci aspettiamo, per le attività che ci riguardano, le telecomunicazioni, ci aspettiamo una conferma che della crescita molto impetuosa del volume di dati trasportati.

Oramai, abbiamo un ritmo di circa il raddoppio del volume di traffico trasportato, ogni due anni e mezzo circa. E non vediamo nessun segno di decelerazione. Questo vuol dire necessità di realizzare nuove infrastrutture, di ampliare quelle esistenti, ma anche di creare dei percorsi e delle rotte alternative alle infrastrutture esistenti. In modo da aumentare la resilienza, quindi la capacità di sopravvivenza della rete, a fronte di guasti o di sovraccarichi.”

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