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Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Palenzona: "Investimenti su rete autostradale per allargamento e nuove strade, non manutenzioni. Crt, in continuità e attenzione ai bambini disagiati. M&A Banche, ottima gestione MPS, soddisfatti di Banco BPM, vedremo"

Fabrizio Palenzona, Presidente Fondazione Crt: "Ponte di Messina assolutamente strategico da molti anni, polemiche inutili. Mare, ferro, strada e anche aerei, serve fluidità, agire sulle tempistiche e cambiare normativa". L'intervista a Il Giornale d'Italia

10 Giugno 2023

Fabrizio Palenzona, Presidente - tra le varie - di Fondazione Crt, in occasione del Forum in Masseria 2023, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:

"L'Italia che verrà è già cominciata. Noi abbiamo un ritardo importante nella competitività logistica del Paese che è un sistema assolutamente centrale per le nostre esportazioni e per la nostra economia. Dobbiamo non fare errori e dobbiamo fare in modo che le merci in un modo ordinato e nel modo più efficiente possibile arrivino sui mercati. Abbiamo diversi problemi, abbiamo un'opportunità enorme che è quella della digitalizzazione quindi di una combinazione di una piattaforma mare, ferrovia e meno male che si fanno grandi investimenti in ferrovia, ma non dobbiamo criminalizzare le strade e le autostrade perché per la morfologia di questo Paese l'80% delle merci che arriva a casa dei nostri concittadini è coessenziale al trasporto su strada. Poi debba avere modalità meno impattanti, quindi il discorso di carburanti eccetera, ma non sono scelte ideologiche, sono scelte pratiche che servono a fare il possibile per migliorare la situazione, ma soprattutto a eliminare i colli di bottiglia che il traffico comporta in una rete che è vecchia e che ha bisogno di ammodernamenti. Le soluzioni ci sono, bisogna avere le idee chiare e non criminalizzare nessuna tipologia di trasporto.

Il Ponte di Messina è assolutamente strategico da molti anni, perché il Corridoio 1 Berlino-Palermo è previsto dalle reti da tanti anni, noi abbiamo fatto delle figuracce a livello internazionale clamorose, perché un governo lo fa, l'altro governo lo smonta. Io credo che sia un'opera essenziale che serva, certamente serve, non facciamo polemica, nel momento in cui contemporaneamente si fluidificano tutte le reti ferroviarie e autostradali della Calabria o verso la Calabria e della Sicilia. Questo deve essere un lavoro congiunto, un lavoro di sistema. In più la rete è vecchia, diciamoci la verità, il carico di traffico, soprattutto pesante ma anche leggero, è enorme, la cosiddetta manutenzione rigenerativa è complicata, perché se fai manutenzione in una rete che è già intasata rischi assolutamente di bloccare, di creare danni enormi.

Abbiamo visto a Genova cosa è successo e quindi bisogna fare quelle opere indispensabili per la nostra competitività di ammodernamento, allargamento delle strade laddove ce n'è l'esigenza. E sono tanti, il nord di Bologna, il nord di Genova, la tratta Brescia-Milano e altri, tutto il discorso dell'Adriatica, cioè noi abbiamo le trasversali, noi abbiamo dei problemi serissimi e abbiamo già la programmazione di cosa succede con lo sviluppo del traffico. Essendo cambiata la logistica, diventata una logistica più veloce, tutto si basa sulla velocità e sulla competitività. Faccio solo un esempio. È possibile, è normale che i nostri prodotti agroalimentari arrivino sui mercati tedeschi con 24-36 ore di ritardo rispetto agli spagnoli? Facciamoci una domanda, diamoci una risposta. Dobbiamo essere più efficienti.

Quindi investimenti sull'allargamento o la costruzione di nuove strade piuttosto che alla manutenzione delle vecchie. Indispensabile perché è quella la visione, deve essere complessiva. Mare, ferro, strada e anche aerei. Ma questo deve essere fluido, quindi non ci possono essere dei colli di bottiglia. Bisogna che, siccome oggi andiamo sulla digitalizzazione, quindi tutto è programmabile, tutto è fotografabile, tutto è efficiente, dobbiamo fare questa rete in modo che non abbia ritardi e se il tubo della strada prevede di poter fare 40.000 passaggi e già oggi ne hai 39.000, tu devi capire che siccome c'è lo sviluppo del traffico devi intervenire. In più hai una rete la più vecchia d'Europa e la più complicata d'Europa, perché i ponti e gallerie che abbiamo noi, abbiamo più del 50% di tutto il resto della rete europea, quindi abbiamo un problema e su questo dobbiamo essere laici, cioè stabilire cosa serve e farlo.

Noi oggi siamo di fronte a un restyling importante, rifacimento, della rete che ripeto ha 80 anni, in certi punti è veramente, non ci sono problemi di sicurezza, c'è un problema di vetustà e quindi va manutenuta. Quindi ci vuole un investimento veramente colossale che però, come è successo all'inizio quando è stata costruita la strada, la strada non è stata pagata cash, è stata pagata con l'ammortamento degli anni di utilizzo. Adesso dobbiamo fare grandissimi investimenti che possono fare anche i privati e bisogna agire sul tema del tempo, cioè chi subentra se c'è una gara, qualunque cosa decida lo Stato, subentra andando avanti a pagare quell'infrastruttura che è stata costruita adesso ma che va ammortizzata in 50 anni, non so se riesco a vedere. Quindi bisogna cambiare la normativa, consentendo di fare gli investimenti indispensabili e lì è lo Stato che deve decidere di controllarli e poi spalmarla sul tempo necessario perché non possiamo certamente ammazzare i cittadini con le tariffe, cioè quindi la tariffa deve essere stabile o legata un po' all'inflazione, il resto va giocato sul tempo, questo è il mio concetto.

Fondazione CRT è una grandissima istituzione, sono onorato e il compito che noi dobbiamo fare, quello come tutte le fondazioni, di essere capaci a servire al meglio il nostro territorio, questo è il nostro dovere e per far questo abbiamo, ma ripeto, la Fondazione CRT è un esempio positivo di questo, una gestione attenta del patrimonio e una capacità erogativa su progetti.

Io, le cose, anche quando facevo il sindaco, la prima cosa che deve fare un amministratore secondo me è la continuità, tutto quello che funziona ed è tanto non va toccato, il concetto di discontinuità non mi appartiene, se c'è qualcosa di migliorare si cerca di migliorare, poi se hai delle idee che possono camminare certamente è una cosa positiva, la mia opinione è che siccome non si può fare tutto, continuando a fare le cose che si fanno che sono positive, io vorrei focalizzare, concentrare, mettere insieme tutto quello che c'è già e qualcosa di nuovo nella, diciamo così, nell'educazione, nel dare possibilità, lo dico in una parola che mi piace, di riaccendere l'ascensore sociale per le categorie di giovani, di bambini più disagiate, quelli che sono, diciamo, una parola brutta, quasi senza speranza, a cui io vorrei che non solo la fondazione mia ma tutta la comunità facesse qualcosa per ridare speranza a questi bambini, è molto complicato, io ho copiato, cercherò di copiare da quello che fanno in Spagna quelli bravissimi della Caesa, ma questa sarebbe la cosa che cercherei di lasciare.

Riguardo alle operazioni bancarie, noi aspettiamo, se lo decidono, che ci siano gli amministratori ottimi delle società di cui siamo azionisti che ci facciano delle proposte, noi siamo a sostegno.

Su MPS deve decidere soprattutto il governo, ma certamente oggi in mano sicurissime di un bravissimo amministratore delegato che conosco dalla vita e che farà molto bene, poi il governo deve fare le sue scelte, ma siccome altre volte ho detto delle cose ovvie, poi i giornali l'hanno detto come se avessi fatto chissà quale invenzione, io non dico niente perché non mi compete di dire niente, sono cose delicate, però sono davanti all'occhio di tutti insomma. Sul Banco noi siamo soddisfatti.

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