03 Marzo 2023
Cristian Fabbri, AD Hera Comm ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"Sicuramente con questa crisi energetica in cui ancora ci troviamo l'efficienza energetica ha assunto una valore importante per tutte le aziende, in particolare anche quelle che hanno una minore intensità energetica hanno scoperto di essere energivore, perché i costi dell'energia hanno assunto una rilevanza tra i fattori della produzione molto consistente.
L'efficienza energetica è un elemento che in questo momento è molto attenzionato da parte delle aziende. La difficoltà è che pure in un contesto in cui l'energia risparmiata vale di più, quindi i benefici sono più alti, il costo del denaro e la riduzione dei capitali disponibili per gli investimenti delle aziende e la concentrazione di questi prioritariamente sul core business fa sì che, unito all'incremento dei costi investitori legati alla soluzione di efficienza energetica, lo strumento necessario per rendere accessibili questi investimenti è ancora quello die certificati bianchi, che ha portato grandi risultati negli anni passati, ma che negli ultimi anni o per riduzione di fiducia da parte delle aziende o per aver raggiunto un asintoto rispetto allo strumento attuale è stato meno prolifico di nuovi progetti o nuove iniziative.
Esiste un potenziale molto alto di efficienza energetica nel mondo delle aziende, in modo da dare l'opportunità anche a interventi sul ciclo produttivo di essere realizzati in maniera sostenibile dal punto di vista economico per le aziende.
La soluzione nel breve termine è da ricercare in una pianificazione che permetta di avere interventi veloci sulle cose che si possono fare anche su aziende che si erano poco orientate sul tema dell'efficienza energetica, ma questa emergenza ha dato degli stimoli che vedono il tema anche come strumento per ridurre il rischio che un'azienda ha rispetto all'esposizione alle commodity.
Quindi hanno creato sicuramente un mindset positivo nei confronti dell'efficienza energetica, questo deve trovare una sua composizione anche in una sostenibilità economica dell'iniziativa. Gli interventi fatti oggi dall'UE guardavano più al risparmio energetico legato alla riduzione dei consumi comportamentali, quindi l'indicazione a tutti i Paesi di ridurre i consumi del 15% legati all'energia sono stati fatti agendo sui comportamenti. Ci sono state misure transitorie. L'UE oggi fissa target molto ambiziosi che aumentano anno in anno nella loro prospettiva futura quindi hanno bisogno di un supporto anche di investimenti legati all'efficienza energetica che è a fonte più importante per decarbonizzare i consumi energetici. Anche interventi importanti come quelli del Pnrr hanno dedicato poche risorse al tema dell'efficienza energetica, che è un ambito da sviluppare in termini di politiche regolatorie sia europee che italiane".
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