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Energia, Dal Fabbro (Iren): "Sicurezza, competitività e sostenibilità. Piano Mattei? Un'ottima idea. Serve politica integrata"

Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo Iren: "Necessaria una politica energetica, industriale, idrica integrata e snellimento degli iter autorizzativi. Italia deve diventare hub energetico"

21 Febbraio 2023

Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, ospite a SkyTG24, ha espresso la propria opinione circa l'attuale tema di dibattito politico, ossia il bonus edilizio e la cessione del credito, affermando che la decisione del Governo è stata "giusta, poiché i costi stavano diventando fuori controllo, ci sono state speculazioni, le imprese se ne sono approfittate, ma chi ha accumulato dei crediti è giusto che venga ripagato: non possiamo distruggere un’industria come quella edile italiana, che è un backbone della nostra economia. Il 110% è stato abusato e il Governo ha fatto bene". Ha aggiunto: "Non è sbagliato incentivare il risparmio, ma basterebbe un 80, un 60%. Ci sono stati dei casi di esagerazione, ottima l’iniziativa del Governo, ma va fatta su una soluzione non draconiana. I diritti acquisiti vanno protetti sennò sarebbe una rappresentazione dell’Italia sbagliata". 

Riguardo al tema energetico, inoltre, alla domanda: 

Meloni ha più volte citato Enrico Mattei, campione di una strategia per l’indipendenza energetica, viaggi per accordi energetici alternativi, è un obiettivo a nostra portata? 


Dal Fabbro ha risposto: "Equilibrio. L’Italia con Mattei è diventata un Paese con una moderata, ma ottima indipendenza energetica. Mattei aveva l’approccio di condividere le risorse e non depredarle, un approccio che va replicato. In passato l’UE ha focalizzato la propria politica energetica sulla sostenibilità, ma non è stato lungimirante. Noi dobbiamo basare la nostra politica energetica su 3 pilastri: la sovranità o la sicurezza energetica, la competitiva dell’energia per le nostre imprese e la sostenibilità. 

Piano Mattei per maggiore sicurezza e sovranità energetica: un’ottima idea

L’ideologia sfrenata di spingere solo la sostenibilità, dimenticando la sicurezza è un errore. Il Piano Mattei, in cui l’Italia acquisisce maggiore sicurezza e sovranità energetica, è un’ottima idea. Il lavoro di meloni è meritevole. Ma a parte questo vanno fatte altre 3 cose importanti: per raggiungere veramente la sovranità e la sicurezza occorre fare dentro casa del lavoro, installare nuovi rigassificatori, non possiamo dipendere solo dall’estero e da pipeline di paesi che hanno una stabilità limitata. Iren insieme a un altro gruppo italiano sta sviluppando un grande rigassificatore, 16 mld di meerei cubi e 1 mld di metri cubi di stoccaggio. Questo richiede uno sbottigliamento della rete Snam a Sulmona. 

Necessari rigassificatori e corridoio Sud-Nord

Oltre ai rigassificatori, che renderebbero l’Italia un hub europeo, perché il gas andrebbe anche al Nord, è essenziale creare un corridoio Sud-Nord, per una leadership energetica, ma si può fare lavorando con francesi, inglesi e tedeschi, non in ottica di contrapposizione con gli USA, ma di collaborazione. Se al Piano Mattei associamo un sistema di alleanze europee allora possiamo diventare un hub europeo. Noi abbiamo 60mila gigawatt di solare che possiamo installare, ma che non installiamo perché abbiamo delle procedure medioevali di autorizzazioni. In ultimo, parte del beneficio deve andare alle famiglie.

Tre pilastri: sovranità energetica, competitività e sostenibilità.

Snellire gli iter autorizzativi e fare una politica integrata


Noi abbiamo dei campioni internazionali, abbiamo Enel leader nelle rinnovabili, Eni che scopre giacimenti, inoltre, dobbiamo guardare il problema in maniera olistica. Non dobbiamo dimenticare l’idrico: probabilmente avremo l’estate più siccitosa della storia, degli ultimi 200 anni. In Italia si possono fare centinaia di metri cubi di invasi ma ci vuole un processo di autorizzazione che ce lo consenta nei tempi giusti. Ci vuole una politica energetica ma anche idrica. Difendere le nostre centrali idroelettriche da acquisizioni di gruppi speculatori, dobbiamo fare una politica energetica, industriale, idrica integrata


Il Piano Mattei ha un senso se lo si vede in maniera integrata, dove la difesa l’intelligence la politica e l’industria lavorano in maniera integrata, bisogna farlo non solo con le leggi ma con una curva balistica condivisa tra industria e politica".

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