20 Gennaio 2023
Davide Tabarelli, Fondatore e Presidente di Nomisma Energia, in occasione dell'evento di Nicola Porro a Milano "Ripartenza", ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"Faremo subito il rigassificatore di Piombino, quello di Ravenna, l’espansione della dorsale adriatica del trasporto di gas. In questo momento la crisi riguarda il gas e dobbiamo investire su quello. La produzione è crollata al minimo storico, noi trasferiamo all’estero soldi per prendere quello che abbiamo in casa - una piccola tragedia.
Bisogna spezzare una lancia a favore delle rinnovabili, serve tutto per essere più indipendenti. In questo momento i prezzi del gas in Europa stanno scendendo perché c’è un’abbondante produzione di vento nel mare del Nord, elettricità da eolico. Serve tutto. Noi l’abbiamo con l’idroelettrico quando eravamo poveri, lo chiamavamo Carbone Bianco, perché il carbone vero non ce l’avevamo. Bisogna diversificare, non serve un grande economista, come il sottoscritto, basta il buonsenso, per dire che bisogna prendere tutte le fonti e quando ne abbiamo una importante come il gas prenderle dappertutto, un po’ abbiamo fatto ma potevamo farlo meglio.
L’obiettivo è il profitto, dare la possibilità alla gente che ci chiede del lavoro di avere la nostra verità, essere affidabili. Anche dicendo cose controcorrente, fuori dal coro. facciamo cose estremamente interessanti e abbiamo la fortuna, facendo ricerca economica da 40 anni, di essere al centro sul tema dell’energia.
L’Italia nel breve termine non può fare a meno del gas russo, infatti abbiamo avuto una crisi. Importavamo il 40%, l’anno scorso ne abbiamo importato il 20% e questo sarà un problema perché negli stoccaggi molto gas lo abbiamo preso dalla Russia. Stiamo provando arrampicandoci sugli specchi, abbiamo avuto il colpo di fortuna del caldo, ma dobbiamo fare più investimenti su tutto. L’economia sta andando, ci sono quelli che stanno soffrendo, mi scuso con loro, però ci possiamo permettere una energia più cara a patto di fare degli investimenti.
Sui carburanti bisogna mettere chiarezza: non c’è stata speculazione. L’aumento è stato in linea con la fine dello sconto sulle accise. Siamo partiti con 2,2 € per litro, era giusto fare uno sconto, perché servivano aiuti, era un atto dovuto. Sono arrivato oggi i prezzi europei, abbiamo il prezzo sulla benzina più alto dopo la Danimarca e quello del Diesel fra i più alti assieme a quello della Finlandia. L’Italia da sempre paga molto cara l’energia, da una parte è uno stimolo a usarla con efficienza, però è anche una sfortuna, se penso che in USA la pagano 0,80$ perché non hanno tasse”.
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