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Mazzoncini, A2A: "Stagione calda in Europa, consumo energetico più basso del previsto nel 2022"

Renato Mazzoncini, AD di A2A: "Riduzione di consumo energetico anche per scarsa produzione industriale rispetto al 2021". L'intervista a Il Giornale d'Italia

19 Gennaio 2023

Renato Mazzoncini, AD di A2A, in occasione dell'evento di Nicola Porro a Milano "Ripartenza", ha detto a Il Giornale d'Italia:

Stiamo vivendo in tutta Europa una situazione di caldo notevole, quindi la stagione termica, siamo ormai a metà gennaio, è stata molto più calda degli anni precedenti, e questa ovviamente non è una buona notizia per il pianeta. Dall’altro punto di vista i consumi di gas in Italia e in Europa sono stati più bassi del previsto, i stoccaggi sono alti e i prezzi, conseguentemente, sono più bassi. Un altro elemento è che c’è una riduzione di consumo energetico che probabilmente rispetto all’anno scorso deriva anche da una produzione industriale che non è agli stessi livelli dello stesso periodo dell’anno scorso che era molto alta, era un periodo di ripresa in cui avevamo fatto un 10% di PIL.

Gli investimenti vertono esattamente sulla transizione energetica. Quello che dobbiamo fare è chiaro, renderci autonomi dal punto di vista energetico, poterlo fare stabilmente e senza passare da un problema all’altro, perché siamo riusciti a renderci indipendenti dal gas russo, ma siamo dipendenti da paesi altrettanto instabili e, quindi, dobbiamo sviluppare rinnovabili, dobbiamo sviluppare storage e dobbiamo lavorare molto sull’efficienza energetica e tutto ciò richiede importanti investimenti.
Quello che ha scelto di fare l’Europa è stato mantenere la barra dritta verso la transizione ecologica che è sia transizione energetica sia economia circolare.

Un’azienda come la nostra opera in entrambi i settori e stiamo lavorando sia sugli investimenti nel mondo dell’energia sia su tutti gli investimenti del mondo del waste. Non possiamo più non considerare il rifiuto una ricchezza, non possiamo più disperdere acqua, abbiamo tutta una serie di elementi e infrastrutture da realizzare per far si che il nostro paese si trovi nel 2030 in una situazione molto migliore rispetto a quella di oggi".

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