19 Gennaio 2023
Vittorio Sgarbi, in occasione dell'evento di Nicola Porro a Milano "Ripartenza", ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"Ho visto questo edificio che ricordavo in costruzione da quando ero assessore. Dopo Raffaello ho parlato di Canova per le ragioni che ho espresso: mio è sembrata una pelate attenta su un argomento che ha una certa attualità. Canova è una materia interessante e la sua conoscenza contrasta da valutazioni critiche non tutte omogenee, ma adesso che ricorre il secondo centenario della morte, credo che la valutazione su Canova sia compiuta e che sia uno dei tanti artisti che dopo Raffaello ha plasmato la dimensione dell’arte italiana nel suo rapporto con il mondo antico, Romano e Greco.
Sulla dichiarazione del Ministro riguardo a Dante di destra, l’ha fatto forse apposta era un intorno politico per il lancio dei candidati delle Regionali, che sono i prossimi giorni. Io stesso sono capolista di Rinascimento, una lista che è espressione della mia concezione che vede nel passato tutto ciò che è utile per il futuro. Il Ministro ha pensato di fare una battuta su Dante che è inevitabile, perché al tempo di Dante non c’era la democrazia, quindi il potere dell’Impero e del Papato erano assoluti - non so se questo significhi destra. Destra e Sinistra sono concetti che hanno senso quando c’è la democrazia. All’epoca di Dante non c’era la democrazia, quindi è un’allusione a una visione teocentrica, universalistica, in cui il potere è in mano di pochi e non di tutti. Non si può commentare perché non è una discussione che può essere risolta dicendo che è vero o non è vero. È improprio se non come provocazione, come provocazione ha avuto il suo effetto: ne hanno parlato tanti".
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