04 Dicembre 2022
Luisa Micaletti, direttore responsabile, e Enrico Cammarota, editore di Posh, in occasione dell'appuntamento al Cenacolo Artom hanno spiegato a Il Giornale d'Italia:
"Realizziamo Posh da 20 anni e abbiamo appena festeggiato il ventennale. Un grandissimo evento in cui ha partecipato un grandissimo artista, Fabrizio Plessi. Il primo artista digitale in Italia. C'è un collegamento con Posh, perché lui è sempre stato anticipatore. Noi abbiamo sempre creduto nell'editoria, anche quando se ne parla poco".
E aggiunge l'editore: "Posh è una rivista atipica per il mercato, perché viene distribuito in edicola e negli hotel di lusso. Con un cofanetto che cambia ogni numero, viene realizzato con le aziende importanti del lusso. Quindi dai 2000 ai 3000 top lettori ricevono la rivista a casa".
Il direttore Luisa Micaletti commenta: "Questo numero l'abbiamo racchiuso nel cofanetto si san doran, regalando a tutte le donne 30 ml libre, l'ultima fragranza. Racchiude il mondo della bellezza, del lusso e dell'unicità di Posh. Portiamo avanti il concetto di inclusività, una copertina con tutte donne diverse raccontano la propria storia di bellezza, perché la bellezza non è uguale per tutte". Mentre Enrico Cammarota conclude:
"Come diceva un mio amico nella musica, i mercati non finiscono ma si evolvono. Ricordiamoci di aver voglia di un cambiamento".
Per quanto riguarda i principali cambiamenti ai quali stiamo assistendo "c'è l'ecosostenibilià" dice Luisa Micaletti: "Abbiamo una cartiera svizzera che si chiama Artic, per ogni albero spiantato ne vengono piantati due. Abbiamo sempre creduto nel territorio, per questo facciamo in modo che cofanetto e rivista vengano ricevuti a casa. E l'unicità, perché è una rivista di salotto, atemporale. Quindi non racconta un gossip o personaggio, ma chi c'è dietro un'azienda, un prodotto o un'identità". Enrico Cammarota aggiunge una particolarità di Posh:
"In alcune pagine è stato inserito un QR code, per poter vedere video o interviste non pubblicate sul giornale e ricondivise sui social 15 giorni dopo".
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