10 Novembre 2022
Claudia Maria Terzi, assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità Sostenibile della Regione Lombardia,in occasione quinta tappa del Road Show Fili presso Busto Arsizio, ha commentato Il Gironale d'Italia:
"Per la città è l’ennesima occasione per cambiare, in questo caso l’intervento si concentra solo sulla stazione. Il progetto Fili in questo caso specifico di Busto si associa a grandi progetti, che il comune sta già portando avanti, alcuni dei quali hanno trovato finanziamenti anche in altri bandi. L’amministrazione della Regione Lombardia è molto effervescente. Nel caso di specie si interviene in “punti delicati”, come le stazioni e l’area intorno. L’obiettivo di Fili è renderla moderna e vivibile, anche più sostenibile. Il progetto che si vede nel tunnel alle mie spalle è importante, suscettibile di modifiche e destinato ai cittadini, anche per raccogliere le loro sollecitazioni.
Il problema che oggi sta vivendo il settore delle infrastrutture e dei trasporti si basa sulla mancanza di risorse. Per quanto riguarda i traporti si tratta di risorse strutturali per tenere in piedi un sistema, Le tariffe e quindi gli introiti da tariffa coprono solo una minima parte quello che è il costo di tutto, in un momento di caro prezzi. In particolare, caro prezzi energia e carburante, in parte mitigati dal governo, ma il caro energia in realtà no.
Nel settore dei trasporti c’è anche la difficoltà di trovare personale, perché è sempre più difficile reclutare personale.
Dal punto di vista delle infrastrutture il problema maggiore è il caro prezzi, quindi abbiamo tanta progettualità, incentivata anche dal piano Lombardia e dai 2,5 miliardi di euro di investimenti da Regione Lombardia, che ora si ritrovano ad avere a che fare con progetti con +20%,+30% e talvolta +40% che va coperto soprattutto per i progetti avviati.
Non mancano le idee, a questo punto manca la finalizzazione.
Per quanto riguarda il TPL si chiede al governo un riconoscimento di quello che la Lombardia fa. Dal fondo nazionale trasporti riceviamo una piccola parte del valore lombardo. Riceviamo il 17% del fondo nazionale trasporti con un trasporto che fa il 25% di quello nazionale.
Questa discrepanza che per noi vogliono dire tanti milioni, non tanto per la Regione, quanto per le agenzie e le aziende. Per quanto riguarda il caro materiale, si chiedono fondi ad hoc che permettano anche ai comuni di coprire questi maggiori costi. Tramite verifica e senza dare investimenti a pioggia, ma è assolutamente necessario perché non vogliamo che si blocchino progetti già avviati".
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