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Fusco, Cattolica Assicurazioni: "Il non-profit vale il 5% del PIL, ma è un settore molto sotto-assicurato. Dobbiamo cercare di far cultura"

Piero Fusco: "Siamo l’unica realtà nel mercato assicurativo organizzata per poter dare delle risposte efficaci ed efficienti nel mondo del terzo settore e per essere d'aiuto agli enti nella gestione futura delle proprie attività sociali". L'intervista a Il Giornale d'Italia

20 Settembre 2022

Piero Fusco, Responsabile della Business Unit Enti Religiosi e Terzo Settore di Cattolica Assicurazioni, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:

"Il mio ruolo è un ruolo di responsabilità, che vuol dire anche una responsabilità sociale, perché noi ci occupiamo di assicurare le persone che si occupano degli altri, che aiutano gli altri. Quindi il mio ruolo è quello di avere la responsabilità di gestire la Business Unit Enti Religiosi e Terzo Settore di Cattolica Assicurazioni, che è l’unica realtà nel mercato assicurativo così organizzata per poter dare delle risposte efficaci ed efficienti nel mondo del terzo settore e per rispettare quel tema identitario che è un po’ la nostra stella polare, che vogliamo seguire e tramite la quale aiutare gli enti: cioè la stabilità e l’efficacia nella gestione del rischio, che tramite il nostro supporto professionale, quindi tramite le nostre polizze e le nostre soluzioni assicurative, può essere d’aiuto agli enti per avere una gestione futura delle proprie attività sociali. 

Il report è stata l’unica ricerca del settore presentata oggi e fatta in questo modo, ovviamente col tema identitario della stabilità, dell’efficacia e della gestione del rischio, e i numeri ci hanno detto che c’è tanta sotto-assicurazione nel mondo del non-profit e quindi, su questo, dobbiamo cercare di far cultura. I numeri ci hanno detto che ci sono tante organizzazioni di volontariato di piccole dimensioni, ma che fanno tanto volontariato e che quindi aiutano molto il mondo del sociale italiano, ma che non hanno delle capacità organizzative così importanti per rispondere alle esigenze che la nuova riforma ha dato - e quindi anche noi, il nostro ruolo è un ruolo di supporto a queste organizzazioni. Abbiamo visto che molto è nel mondo dell’impresa sociale e della cooperazione, abbiamo visto che comunque tutto il mondo del non-profit vale il 5% del PIL, vale 6 milioni di persone che collaborano con il terzo settore, vale circa 900 mila dipendenti. Abbiamo notato nella ricerca una cosa importante: abbiamo notato che molti enti, soprattutto nella fascia Impresa Sociale, stanno crescendo, anche di dipendenti, quindi molte organizzazioni di questo tipo stanno assumendo. E questo è ovviamente un tema importante per la nostra Italia. 

Il nostro ruolo è soprattutto quello di promozione della cultura assicurativa, della buona cultura nel mondo del terzo settore. E per questo ci aiuta il nostro Osservatorio Enti Religiosi e Non-Profit, questo sito dove tutti gli enti possono parlare di loro, possono presentarsi, possono far conoscere il bene che fanno, ma possono anche usufruire di una formazione e di un’informazione che abbiamo all’interno del nostro Osservatorio e di servizi assicurativi che cerchiamo di erogare in maniera unica e distintiva".

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