07 Luglio 2022
Lorenzo Casale, Head of Market Italy di Georgeson, ha spiegato a Il Giornale d'Italia:
"Da questa ricerca emerge un dato fondamentale, in primis gli investitori istituzionali, in generale il flottant nelle società quotate italiane pesa sempre di più. Abbiamo riscontrato il famoso sorpasso. Per la prima volta in Italia, al voto pesano di più il mercato e gli investitori istituzionali o alcuni investitori retail, piuttosto che gli azionisti di controllo. Questo vuol dire che quella modifica, l’evoluzione delle società quotate in Italia, si è finalmente realizzata. Questo comporta tante conseguenze, in primis le società quotate italiane si devono allineare alle best practices di mercato per comprendere come sviluppare una strategia efficace, il voto è guidato principalmente da azionisti di mercato. Nel 2022 comporta un’integrazione con metriche ESG. Bisogna fare una rivoluzione copernicana nel considerare la sostenibilità non come una moda ma come una necessità.
La richiesta di un maggio impegno su tematiche ambientali e sociali è un impegno per tutti. Ad esempio, sulle tematiche di remunerazione abbiamo notato la necessità da parte degli investitori di riscontrare un’integrazione, quindi prevedendo dei KPI di sostenibilità. Molte scelte degli investitori sono influenzate da influencer, ovvero entità e realtà che influenzano le scelte degli investitori: i framework, le iniziative e le agenzie di rating in termini di sostenibilità. Quasi tutte le agenzie di rating sono seguite da quasi tutti gli investitori istituzionali, per quanto riguarda i frameworks ci assestiamo intorno al 70 o 80%, quindi in media l’80% degli investitori segue quasi tutti i framework e lo stesso per le iniziative. Questo comporta una scelta e un patto generazionale, finalizzato ad un maggior allineamento con le politiche di sostenibilità.
L’ultimo aspetto correlato è una riflessione sul rinnovo del Consiglio di Amministrazione. Sappiamo che in Italia il Consiglio di Amministrazione è soggetto al meccanismo della lista, ovvero gli azionisti presentano una lista con i propri candidati. Abbiamo riscontrato che negli ultimi anni ha preso piede la presentazione della lista del board uscente. Questo avviene principalmente per le public companies, ovvero società senza un azionista di controllo o con azionisti di controllo non così forte, un meccanismo che ha un buon riscontro da parte del mercato, però pensiamo sia necessario proporre delle riflessioni per poter incrementare la modalità attraverso la quale questo meccanismo possa essere ben accolto anche dal mercato anglosassone. Quest’ultimo non è molto vicino con il meccanismo della lista, a maggior ragione con la sua evoluzione presentata dal board. Ecco perché abbiamo presentato una riflessione sulla matrice delle competenze. Ovvero che sia il board stesso a presentare una semplice matrice, nella quale indica per ogni componente quali siano le competenze, per comprendere meglio qual è l’indirizzo che si vuole dare al board che si vuole che venga eletto”.
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