15 Ottobre 2025
Khan Yunis, Gaza sud 15 ott. (askanews) - Nonostante la tregua tra Israele e Hamas dopo due anni di guerra, molti palestinesi nella Striscia di Gaza restano diffidenti e temono un ritorno delle ostilità.
Nel mercato di Khan Yunis, la vita prova a ripartire tra le tende degli sfollati, ma la paura è ancora viva.
"Netanyahu continua a minacciarci, dicendo che potrebbe farla riprendere in qualsiasi momento. Noi confidiamo solo in Dio, perché è lui il nostro garante: gli israeliani non ne hanno alcuno".
La stessa incertezza la esprime anche chi, come Hisham Al-Kidrah, teme che la tregua sia solo una pausa temporanea.
"Non escludiamo nulla da parte di Israele: la guerra potrebbe tornare in qualsiasi momento. Ma l'unico elemento che ci rassicura è che tutto il mondo la rifiuta. Tutti i leader mondiali sono i veri garanti di un cessate il fuoco permanente"
Per molti, il ricordo delle distruzioni e delle perdite subite è ancora troppo vicino.
"La gente ha paura. Quello che abbiamo vissuto è immenso, oltre la capacità di chiunque di sopportarlo. Alcuni hanno sofferto la fame, altri la sete, molti hanno perso la casa o i figli. Intere famiglie sono state cancellate. È stato più di quanto una persona possa sopportare. Per questo la gente non riesce a credere davvero che la pace, o una tregua, possano essere reali. Pensano che la guerra tornerà, e che Israele tornerà".
Tra i vicoli di Khan Yunis, la tregua regge ma la fiducia è fragile e la paura, ancora, più forte della speranza.
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