15 Ottobre 2025
Il Giornale d’Italia è stato, tramite un suo inviato, al varco di Kerem Shalom, nel sud, al confine tra la Striscia di Gaza, Israele ed Egitto. Nel grande piazzale d’ingresso, decine di camion carichi di generi alimentari — farina, zucchero, riso, tonno e altri beni di prima necessità — attendono di poter oltrepassare il confine. Gli orari di accesso sono rigidamente regolati: un’ora e mezza al mattino, dalle 7,30 alle 9, e un’ora nel pomeriggio, dalle 15,30 alle 16,30.
Ieri decine di tir carichi di aiuti sono entrati nella Striscia di Gaza attraverso questo stesso valico, nell’ambito della prima fase del nuovo accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas, firmato lunedì a Sharm el-Sheikh in Egitto durante una cerimonia ufficiale.
I mezzi vengono ispezionati in ogni caso dalle forze israeliane prima di ricevere l’autorizzazione al passaggio. Secondo quanto dichiarato dalla Mezzaluna Rossa egiziana, i camion trasportano forniture mediche, tende, coperte, cibo e carburante destinati alla popolazione civile di Gaza.
L’Egitto ha inviato complessivamente 400 camion di aiuti, mentre le Nazioni Unite hanno reso noto di avere già pronte circa 170mila tonnellate di cibo, medicinali e altri materiali umanitari in attesa di ingresso.
"È una quantità di cibo di base sufficiente a sfamare l'intera popolazione di Gaza, più di due milioni di persone, per un massimo di tre mesi", ha scritto il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite in un comunicato diffuso ieri sera.
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