03 Ottobre 2025
Milano, 3 ott. (askanews) - Per lei il 7 ottobre 2023 "è un giorno senza fine che continua ancora oggi ed è un incubo". Due anni dopo che i militanti palestinesi di Hamas hanno preso in ostaggio due dei suoi figli, David, 35 anni, e Ariel, 28, Silvia Cunio chiede la fine della guerra tra Israele e Hamas, evidentemente disperata, per voltare pagina sulle sofferenze della sua famiglia. "Resto forte, sempre, ma sto perdendo la pazienza. Voglio che tornino subito. Voglio che tutto questo incubo finisca", afferma la 64enne israelo-argentina.
"È un pensiero che mi è venuto direttamente dal profondo del cuore, è uscito da me, perché quando è troppo, è troppo. Chi siede al vertice, il nostro governo, dovrebbe subito fare qualcosa. Devono smetterla di sabotare gli accordi ancora e ancora", afferma.
Cunio si accende una sigaretta in un parco fuori casa sua a Kiryat Gat, dove si trova la comunità del kibbutz Nir Oz, trasferito dopo il massacro del 7 ottobre. E poi, pensando ai suoi figli dice: "Ogni giorno, fin dal primo giorno, immagino il loro ritorno: corro verso di loro e li prendo tra le braccia".
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