Droni “non identificati” anche su aeroporto di Monaco di Baviera, scalo chiuso dalle 22 alle 5 con 17 voli sospesi e 15 dirottati - VIDEO

L’aeroporto internazionale di Monaco di Baviera è stato costretto a chiudere temporaneamente nella tarda serata di ieri, dopo una serie di avvistamenti di droni "non identificati" che hanno messo in allerta autorità e passeggeri. Lo scalo è rimasto fermo dalle 22 fino alle 5 del mattino, con pesanti conseguenze per i voli in partenza e in arrivo. 17 collegamenti sono stati sospesi, mentre altri 15 sono stati dirottati verso aeroporti vicini.

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Secondo quanto riferito dai funzionari aeroportuali, l’episodio ha coinvolto quasi 3000 passeggeri. I primi avvistamenti, ricostruisce Bild, sono stati segnalati intorno alle 21:30 da testimoni oculari. Circa un’ora dopo i droni sarebbero stati nuovamente avvistati sopra l’area aeroportuale, come confermato dal portavoce della Polizia Federale, Stefan Bayer. “Gli avvistamenti sono stati confermati anche dagli agenti presenti sul posto”, ha spiegato Bayer.

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Ieri, il ministro della difesa aveva escluso la pista russa, parlando di “un attacco da un professionista”, il che, potrebbe anche far presagire che questa sia un’operazione organizzata dalla Danimarca stessa con la regia di Usa, Uk, Svezia e Norvegia per rafforzare l’apporto militare Nato in Scandinavia, come anticipato dal Giornale d’Italia. Dopo la chiusura temporanea di Aalborg, un volo KLM da Amsterdam è stato costretto a invertire la rotta; cancellato un collegamento Scandinavian Airlines

Le autorità, tuttavia, non sono state in grado di chiarire natura e dimensioni dei droni, complice l’oscurità. Tra le 22 e la mezzanotte l’aeroporto operava già con un numero limitato di voli per tutelare la quiete dei residenti, mentre da mezzanotte alle 5 è completamente chiuso: la sospensione straordinaria delle attività è quindi durata fino all’orario di riapertura, come confermato anche da Reuters.

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La sequenza degli eventi, la scelta di aeroporti critici e il linguaggio usato lasciano pensare a una possibile operazione calcolata non solo per destabilizzare, ma per creare condizioni favorevoli al rafforzamento della cooperazione militare con la NATO. In altre parole: una regia danese che punta a legittimare richieste di supporto esterno, capacità difensive maggiori o impegni più rilevanti da parte degli alleati in Scandinavia

Oltre agli agenti sul campo, per le ricerche sono stati utilizzati elicotteri della polizia, ma né i droni né i responsabili sono stati rintracciati.