03 Ottobre 2025
Nella notte fra giovedì 2 e venerdì 3 ottobre, la base militare belga di Elsenborn, al confine con la Germania, è stata sorvolata da 15 droni secondo le autorità locali. I velivoli senza pilota si sono poi diretti verso la vicina Düren, in Nord-Reno Vestfalia. Il ministro della Difesa belga Theo Francken ha dichiarato: "Non possiamo escludere nessuna pista, stiamo lavorando per identificare i droni e la loro provenienza".
Nella notte tra giovedì e venerdì, intorno all’1.45, quindici droni sono stati avvistati sopra la base militare di Elsenborn, nei Cantoni dell’Est, a pochi chilometri dalla frontiera con la Germania. L’episodio, segnalato inizialmente dalla VRT, è stato confermato dal ministero della Difesa belga, che ha parlato di “sorvoli anomali” e ha avviato un’indagine urgente per chiarire provenienza e obiettivi degli apparecchi.
La base di Elsenborn, che si estende su 28 chilometri quadrati, ospita regolarmente esercitazioni di tiro e addestramenti delle forze armate. I droni sarebbero stati intercettati casualmente, proprio mentre era in corso un test di rilevamento di velivoli senza pilota. Secondo le prime ricostruzioni, gli oggetti avrebbero sorvolato il poligono da ovest a est, attraversando lo spazio aereo belga per poi dirigersi verso la Germania, dove sono stati segnalati anche dalla polizia di Düren, nel Nord Reno-Vestfalia.
Non è ancora chiaro che tipo di droni fossero: fonti militari ipotizzano modelli di media grandezza, con una quota di volo compresa tra i 500 e i 1000 metri e una rotta coordinata, circostanza che farebbe pensare a un’operazione pianificata piuttosto che a semplici voli amatoriali.
Il ministro della Difesa Theo Francken ha invitato alla cautela, pur ammettendo la gravità dell’episodio: “Non possiamo escludere nessuna pista. Stiamo lavorando con le autorità tedesche per individuare la provenienza di questi velivoli e verificare se vi sia un legame con altre incursioni registrate in Europa”.
Negli ultimi mesi, infatti, diversi Paesi Ue hanno segnalato intrusioni sospette nei propri cieli: dalla Polonia alla Romania, fino al recente caso dell’aeroporto di Monaco, chiuso temporaneamente dopo l’avvistamento di un drone. Tutti episodi per cui l'Europa ha puntato contro il solito "nemico inesistente" russo, che non è mai stato provato.
L’inchiesta della Difesa resta aperta e, al momento, tutte le ipotesi rimangono sul tavolo.
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