Giovedì, 02 Ottobre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Global Sumud Flotilla, partita nuova missione di 45 navi civili turche da porto di Arsuz verso Gaza, Ozdemir: "Romperemo blocco israeliano" - VIDEO

Oltre 45 navi civili turche salpano verso Gaza per rompere il blocco israeliano: la nuova Flotilla sfida l’assedio e rilancia la solidarietà internazionale

02 Ottobre 2025

Quarantacinque navi civili turche sono salpate nel pomeriggio di giovedì 2 ottobre dal porto di Arsuz, nella regione di Hatay: un nuovo convoglio di imbarcazioni della Global Sumud Flotilla dirette a Gaza, trasportanti cibo e generi di prima necessità e volte a rompere il blocco navale israeliano.

Global Sumud Flotilla, partita nuova missione di 45 navi civili turche da porto di Arsuz verso Gaza, Ozdemir: "Romperemo blocco israeliano"

Un nuovo convoglio di solidarietà salpa dalla Turchia. Dopo l’intercettazione della Global Sumud Flotilla da parte della marina israeliana, una seconda flottiglia composta da oltre 45 imbarcazioni civili è partita dal porto di Arsuz, nella provincia di Hatay. Le navi, battenti bandiere turche e palestinesi, hanno preso il largo al grido di “Rotta verso la Palestina libera”, portando a bordo aiuti umanitari e civili determinati a sfidare il blocco navale imposto da Israele alla Striscia di Gaza.

La missione è stata organizzata dalla Piattaforma pro Palestina, senza un diretto coinvolgimento del governo turco, ma con un forte sostegno popolare. Prima della partenza, gli equipaggi hanno recitato una preghiera collettiva, unendo spiritualità e resistenza civile. Il portavoce della Flotilla, Feridun Ozdemir, ha dichiarato che lo scopo è rompere l’assedio israeliano, definendo Tel Aviv “la canaglia del Mediterraneo Orientale”. Parole dure, che riflettono la rabbia per l’attacco subito dal convoglio internazionale intercettato appena ore fa.

Chi resta in silenzio di fronte a questo blocco e al genocidio in corso è complice”, ha aggiunto Ozdemir, richiamando la comunità internazionale a non voltarsi dall’altra parte.

Il nuovo convoglio rappresenta una sfida diretta al potere militare israeliano, ma anche un atto simbolico di resistenza pacifica e solidarietà. In un momento in cui Gaza vive la catastrofe umanitaria più grave della sua storia recente, queste imbarcazioni civili si fanno strumento di denuncia, speranza e pressione politica.

Seguici su

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti