12 Settembre 2025
Charlie Kirk, noto attivista conservatore e figura di spicco del movimento MAGA morto il 10 settembre a causa di un attentato, rilasciò dichiarazioni sul caso Epstein. Kirk, come altri esponenti della destra conservatrice, ha sollevato dubbi sui legami di Epstein con i servizi segreti stranieri, tra cui il Mossad, arrivando a ipotizzare che la vicenda possa nascondere dimensioni ben più complesse di quanto emerso finora.
Fino al suo assassinio, Kirk disse di aver fatto pressioni su Trump affinché venissero resi pubblici tutti i documenti relativi al caso, ritenendo che solo la piena trasparenza potesse chiarire il ruolo di Epstein e delle reti a cui era connesso.
Secondo Kirk, Epstein non era semplicemente un finanziere controverso, ma “una creazione per un ruolo specifico” da parte dei servizi segreti: “Epstein giocava una parte. Epstein era un larper, Epstein fu creato per un ruolo specifico e lo giocò davvero bene. I calzini e il giacchetto di Harvard, il tipo di capello scompigliato, come se fosse così intelligente e sopra le nuvole, che faceva equazioni di matematica avanzate sui tovaglioli. Ma se vai in alcuni video di persone che si sono incontrate con Epstein, dicono che era terribilmente poco impressionante quando si trattava di finanza, mercati ed economia”.
Per Kirk, la vicenda Epstein rientra in un contesto più ampio di ricatti e operazioni di intelligence: “Non c’è nulla nuovo nel dire che se sei nelle agenzie di intelligence vuoi provare a ottenere il più possibile dai ricatti su persone potenti. E questo non è più solo speculazione”.
Infine, Kirk chiarisce la sua posizione sulle origini e sul ruolo effettivo di Epstein: “Prima di tutto, le prove mostrano che Epstein era una creazione del Mossad, dei servizi segreti israeliani, di quelli americani, di quelli sauditi, oppure che fosse semplicemente un mercenario… a cui i Paesi si rivolgevano per svolgere compiti pagati milioni di dollari”.
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