20 Dicembre 2025
In Israele continuano le proteste contro la leva obbligatoria. In particolare, a Gerusalemme si sono verificati violenti scontri tra ebrei ultraortodossi e forze di polizia durante una manifestazione degenerata in sommosse, che ha causato il ferimento lieve di oltre 13 agenti e l’arresto di 4 persone.
13 agenti di polizia sono rimasti leggermente feriti giovedì dopo che una routine di controllo dei parcheggi in via Hanna, a Gerusalemme, è degenerata in violente sommosse durante le quali un’auto è stata rovesciata, coinvolgendo membri della comunità ultra-ortodossa.
I disordini sono iniziati quando gli agenti hanno emesso una multa per divieto di sosta. Durante l’intervento, diversi giovani haredi sarebbero stati identificati come renitenti alla leva. La polizia ha quindi tentato di fermarli e consegnarli alla Polizia Militare, provocando una reazione immediata e violenta da parte dei presenti.
Secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine, i rivoltosi hanno lanciato pietre, capovolto un’auto, vandalizzato un veicolo della polizia e altre proprietà, oltre a scagliare bidoni della spazzatura contro gli agenti intervenuti sul posto.
La situazione è ulteriormente degenerata con l’arrivo dei rinforzi della polizia e della Polizia di Frontiera, che a loro volta sono stati presi di mira. La polizia del Distretto di Gerusalemme ha quindi autorizzato l’uso di granate stordenti per disperdere la folla. Le immagini diffuse mostrano agenti in difficoltà mentre cercavano di liberare un veicolo circondato dai manifestanti.
Al termine degli scontri, 4 persone sono state arrestate con l’accusa di aver partecipato alle violenze. Il capo della polizia, il commissario Kobi Shabtai, ha condannato duramente quanto accaduto: “Considero con estrema gravità l’attacco agli agenti e agli ispettori da parte di rivoltosi senza legge, che non hanno risparmiato alcun mezzo. Li riterremo responsabili”.
In una nota ufficiale, la Polizia israeliana ha confermato che le operazioni di controllo dell’ordine pubblico erano ancora in corso nelle ore successive agli scontri e ha avvertito che saranno applicate tutte le conseguenze legali previste dalla legge.
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