17 Agosto 2025
Un raid israeliano nelle prime ore del mattino ha colpito l’ospedale Al Ahli di Gaza City, provocando la morte di oltre 10 persone. Un altro attacco, che ha colpito una tenda nella stessa zona, ha ucciso un ragazzo. Israele continua a intensificare l’offensiva militare nella Striscia mentre crescono i decessi legati alla fame: solo nelle ultime 24 ore, secondo il ministero della Sanità di Gaza, undici persone hanno perso la vita per malnutrizione.
Dall’inizio della crisi, il bilancio ufficiale delle morti per carestia è salito a 251, di cui 110 minori. La crisi umanitaria nella Striscia si aggrava progressivamente a causa del blocco totale imposto da Israele, che dal 2 marzo 2025 ha chiuso tutti i valichi di frontiera, impedendo l’ingresso della maggior parte degli aiuti alimentari e medici.
Nel frattempo, decine di migliaia di persone si sono radunate a Tel Aviv fin dalle prime ore del mattino – le 6.30 locali (le 5.30 in Italia) – per lo sciopero generale nazionale indetto dal Forum delle famiglie degli ostaggi, che chiede un accordo immediato per la liberazione dei circa 50 israeliani ancora nelle mani di Hamas e la fine della guerra. I media israeliani hanno mostrato immagini di blocchi stradali sulle principali arterie del Paese. Il Forum prevede un'affluenza fino a un milione di persone in piazza degli Ostaggi a Tel Aviv e centinaia di iniziative parallele in tutto il Paese.
Durante le proteste, la polizia ha arrestato finora 25 persone. Le forze dell’ordine hanno precisato che nella maggior parte dei casi i manifestanti hanno rispettato le direttive, ma in alcuni luoghi si sono verificati disordini che hanno portato a fermi temporanei.
Il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, esponente dell’estrema destra e sostenitore dell’annessione israeliana di Gaza ha commentato lo sciopero, con un post su X: "La nazione di Israele si sta svegliando questa mattina con una campagna cattiva e dannosa che fa il gioco di Hamas, seppellisce gli ostaggi nei tunnel e cerca di far arrendere Israele ai suoi nemici". Secondo Smotrich, la mobilitazione "non è stata all’altezza del clamore" e avrebbe coinvolto "pochissime persone". Il ministro ha poi ribadito che "uno Stato che dà valore alla vita non può fermare la guerra un attimo prima della distruzione di Hamas".
Parole che hanno provocato dure reazioni tra i leader dell’opposizione. L’ex primo ministro Yair Lapid ha replicato, sempre su X: "Il nuovo e spregevole foglio di messaggi dei ministri del governo accusa gli scioperanti e i manifestanti per conto dei rapiti di ‘aiutare Hamas’. Non ti vergogni?". Lapid ha inoltre accusato il governo Netanyahu di aver rafforzato Hamas in passato "trasferendo loro decine di milioni di dollari in valigie".
Anche Benny Gantz, ex capo di stato maggiore e membro del gabinetto di guerra, ha criticato il governo per gli attacchi alle famiglie degli ostaggi: "Attaccare le famiglie dei rapiti, quando si ha la responsabilità del fatto che i loro figli sono stati tenuti prigionieri da Hamas per quasi due anni, ci indebolisce e ci divide".
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