05 Ottobre 2025
Un "massiccio attacco di missili e droni russi" si sarebbe abbattuto, nella notte tra ieri e oggi 5 ottobre, sull'Ucraina. Un attacco generalizzato sferrato, secondo i media ucraini, dal "nemico" russo, che avrebbe interessato soprattutto le regioni occidentali del Paese.
A quanto emerge, centinaia di missili e oltre 500 droni avrebbero invaso stanotte lo spazio aereo ucraino penetrando verso Leopoli, Zhytomyr, Ternopil, Uman, Erkasy, Vinnytsia, Sumy, Kharkiv, Kirovohrad e Odessa. Non solo: anche Ivano-Frankivsk, Khmelnytskyi, Chernihiv e Zaporizhzhia tra gli obiettivi. A Zaporizhzhia si registra una vittima mentre altri nove sarebbero i civili rimasti feriti a seguito di bombardamenti congiunti. Quartieri interi, a quanto si apprende, sarebbero rimasti senza elettricità né acqua, tanto a Zaporizhzhia quanto a Leopoli. A Leopoli soprattutto, l'attacco "congiunto" da parte di Mosca ha provocato diversi incendi nonché il collasso del trasporto pubblico. "Questa notte - è intervenuto il premier ucraino Zelensky - l'Ucraina è stata nuovamente sotto un attacco combinato russo: più di 50 missili e circa 500 droni d'attacco". Il bilancio delle vittime potrebbe salire. Intanto, a Leopoli quattro sarebbero i morti e altri quattro i feriti. Le prime esplosioni in città sarebbero avvenute intorno alle 4.30 ad opera di droni Shahed. Poi, ore 5.20, missili da crociera Kalibr lanciati, a quanto si apprende, dal Mar Nero, seguiti da missili aerobalistici Kinzhal provenienti da caccia MiG-31.
Il raid russo, a quanto si apprende, avrebbe coinvolto anche un convoglio su cui erano a bordo 110 attivisti italiani del Movimento Europeo di Azione Nonviolenta (Mean), che stavano rientrando dalla decima missione a Kharkiv. Uno dei portavoce italiani, Marco Bentivogli, ha testimoniato l'attacco: "Nell'area di Zythomir sono iniziati i bombardamenti. Poi anche nell'area di Leopoli si vedevano esplosioni molto forti non lontane dal treno". Proprio a seguito dell'attacco russo a Leopoli, la vicina confinante Polonia si è attivata facendo decollare jet contro il "nemico inesistente" parlando di azione "di natura preventiva" volta a "proteggere lo spazio aereo e i cittadini, soprattutto nelle aree adiacenti alla regione minacciata". Dopo l'attacco denunciato da Zelensky, che con l'occasione ha continuato a soffiare sul fuoco stimolando ad una "dura" reazione l'Europa, il contingente aereo polacco ed europeo si è così mobilitato, incluso il sistema "di difesa aerea e di ricognizione radar basati a terra". Tutti nuovamente sul piede di guerra, in prima fila Zelensky: "Oggi i russi hanno nuovamente colpito la nostra infrastruttura, tutto ciò che garantisce una vita normale per le persone. Serve più protezione, una realizzazione più veloce di tutti gli accordi di difesa, specialmente per quanto riguarda la difesa aerea. (...) America ed Europa devono agire per costringere Putin a fermarsi".
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