05 Ottobre 2025
"Israele ha accettato la linea di ritiro iniziale, che abbiamo mostrato e condiviso con Hamas. Quando Hamas confermerà, il cessate il fuoco entrerà IMMEDIATAMENTE in vigore". A comunicarlo con un post social è il Presidente Usa Trump che, dopo un'iniziale parentesi di stallo dovuta al prosieguo dei bombardamenti a Gaza nonostante l'ok di Hamas al piano di pace, annuncia oggi, 5 ottobre, il primo passo nei negoziati da parte di Israele.
Le trattative diplomatiche per raggiungere un accordo post-bellico che possa soddisfare tutti, sono finalmente in corso. Oggi il tycoon ha comunicato via Truth l'accettazione, da parte dell'Idf, della linea di ritiro, una svolta significativa se si considera che in serata il leader israeliano Netanyahu aveva dettato le sue "linee rosse" insistendo sul fatto che "l'esercito israeliano continuerà a presiedere tutte le aree che controllano la Striscia in profondità". "Hamas - ha poi minacciato Netanyahu - verrà disarmata e la Striscia di Gaza sarà smilitarizzata. Ciò avverrà per via diplomatica, secondo il piano di Trump, o militarmente da parte nostra". "Dopo i negoziati, Israele ha accettato la linea di ritiro iniziale, che abbiamo mostrato e condiviso con Hamas. Quando Hamas confermerà, il cessate il fuoco entrerà IMMEDIATAMENTE in vigore, inizierà lo scambio di ostaggi e prigionieri e creeremo le condizioni per la fase successiva di ritiro, che ci porterà vicini alla fine di questi 3mila ANNI DI CATASTROFE" ha scritto il tycoon aggiungendo sotto un'immagine raffigurante l'"iniziale linea di ritiro" dell'Idf.
L'ok di Hamas all'accordo di pace di Trump è arrivato alla Casa Bianca la sera del 3 ottobre: l'organizzazione ha confermato la consegna degli ostaggi, sia quelli vivi che quelli morti, acconsentendo che la Striscia venga governata da un organismo tecnico e indipendente. Una conferma seguita però da molti "ma" su cui i miliziani intendono negoziare con gli Usa e Israele, e che stanno di fatto "spaccando" internamente il gruppo dei miliziani, divisi su come procedere. Intanto, nonostante Hamas abbia accettato l'accordo, i raid sulla Striscia da parte dell'Idf sono continuati e sono tuttora in corso. Dopo i circa 70 morti di ieri, dall'alba di oggi, 5 ottobre, almeno dieci sono le vittime dei bombardamenti sulla Striscia, cinque delle quali uccise dall'Idf a Gaza city mentre cercavano di tornare alle loro case. "L'esercito di occupazione sionista continua a commettere i suoi orribili crimini e massacri contro il nostro popolo" afferma Hamas accusando il governo israeliano di mentire sulla riduzione degli attacchi militari. Intanto, Gaza City è quasi completamente svuotata di palestinesi: circa 900mila civili sono stati costretti forzatamente a muoversi a Sud della Striscia.
La situazione è delicata: nella generale precarietà, Trump continua a fare pressin: "Hamas ora deve fare in fretta, non tollererò ritardi. Tregua immediata se accetta". Intanto, le delegazioni per negoziare sono già in viaggio. A quanto emerge, la delegazione di Hamas, guidata da Khalil al-Hayya, dovrebbe arrivare al Cairo questo pomeriggio in vista dei più strutturati negoziati previsti per domani 6 ottobre a Sharm el-Sheikh, in Egitto. Oggi le comunicazioni saranno mediate da egiziani e qatarini. A quanto risulta inoltre, le discussioni cominceranno con la creazione delle condizioni affinché gli ostaggi vengano rilasciati entro pochi giorni con l'aiuto della Croce Rossa. Ostaggi che saranno rilasciati gradualmente, nel corso dei giorni. All'incontro diplomatico in Egitto parteciperanno anche Steve Witkoff, inviato speciale Usa per il Medio Oriente, e Jared Kushner, genero di Trump.
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