31 Luglio 2025
Quattro balene spiaggiate sono state trovate sulla spiaggia di Tateyama, nella prefettura di Chiba, in Giappone, a poche ore di distanza dal terremoto di magnitudo 8.8 che si è verificato nella penisola di Kamchatka, in Russia, verso le ore 9 di mercoledì 30 luglio 2025. La forte scossa di terremoto ha provocato un'allerta tsunami sulle coste del pacifico, in particolare in Giappone, Russia e parte Ovest degli Stati Uniti. Le onde alte oltre 4 metri hanno sommerso alcune città costiere, trascinando via case e auto.
Il terremoto è il più forte registrato nell'aerea dal 1952, il sesto più forte al mondo da quando esistono le registrazioni sismiche.
Le immagini, diffuse dalla televisione pubblica giapponese NHK, mostrano quattro balene spiaggiate e prive di vita sulla spiaggia, tra lo sconcerto dei presenti. Precisamente si tratta di tre capodogli.
Le autorità nipponiche stanno indagando sul fenomeno per capire se c'è correlazione tra il terremoto e lo spiaggiamento, anche se non è la prima volta che spiaggiamenti di massa avvengono in concomitanza con terremoti o anomalie sottomarine. Gli esperti fanno notare che non esiste in letteratura scientifica una conferma di possibili collegamenti. Le balene, peraltro, tendono a vivere in acque pelagiche, cioè nelle profondità maggiori del mare aperto, tra i 500 e i mille metri, dove anche un aumento del moto ondoso in superficie non avrebbe per loro particolari conseguenze.
Tuttavia la visione delle immagini ha sollevato numerosi interrogativi.
A causa dell'allerta tsunami diramata dopo il terremoto, la popolazione è stata invitata ad allontanarsi dalle zone costiere, quindi non è stato possibile avviare velocemente operazioni di soccorso, con la conseguente morte degli animali.
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