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Israele, ex premier Bennett: "Niente è neutrale su internet, per Wikipedia vengono organizzati corsi per editor per narrativa sionista" - VIDEO

L’ex primo ministro Bennet ammette che Israele ha organizzato corsi per editor su Wikipedia, con l’obiettivo di “influenzare cosa si scrive e assicurare che sia… sionista”

20 Novembre 2025

La commentatrice e giornalista americana Candace Owens ha reso pubblica una clip in cui l'ex premier israeliano, Naftali Bennett, ha ammesso che "niente su internet è neutrale". Citando un esempio celebre, l'ex primo ministro ha esaminato il caso di Wikipedia: "Esistono dei corsi finanziati da Tel Aviv in cui gli editor vengono istruiti a mantenere una narrativa sionista".

Israele, ex premier Bennett: "Niente è neutrale su internet, per Wikipedia vengono organizzati corsi per editor per narrativa sionista"

L’ex primo ministro israeliano Naftali Bennett ha confermato che Israele ha in passato promosso un programma di formazione per editor di Wikipedia con l’obiettivo di orientare la copertura su temi legati al genocidio palestinese. Secondo quanto dichiarato dallo stesso Bennett, “lo scopo è insegnare alle persone come modificare Wikipedia… vogliamo essere noi quelli che influenzano ciò che viene scritto lì”.

Il corso risale al 2010 ed è stato organizzato da due gruppi di attivisti di destra: il Yesha Council, guidato da Bennett, e il movimento My Israel (“Israele mio”), fondato da Bennett e Ayelet Shaked. Parteciparono circa 50 persone e il programma includeva lezioni su come intervenire sulle voci più controverse, ad esempio la terminologia da usare per l'occupazione della Cisgiordania o il modo di presentare la storia di Gerusalemme.

Bennett ha però cercato di smorzare le critiche: “Non vogliamo cambiare Wikipedia o trasformarla in un braccio di propaganda”, ha affermato. L’idea, secondo gli organizzatori, era migliorare la “visibilità del punto di vista israeliano” in un’enciclopedia online che – sostenevano – mostrava un pregiudizio filo-palestinese.

Dal canto loro, i giornalisti palestinesi reagirono lanciando contromisure: l’Associazione dei Giornalisti Palestinesi annunciò la creazione di propri gruppi di editor Wikipedia per assicurare che anche la narrazione palestinese fosse rappresentata.

L’episodio è significativo perché mostra come l’informazione su internet – e in particolare su una piattaforma globale come Wikipedia – possa diventare un campo di battaglia politico. La controversia ha alimentato il dibattito su neutralità e influenza ideologica nelle enciclopedie digitali.

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