01 Ottobre 2025
Bradley Parscale (fonte: LinkedIn)
Un contratto da ben 6 milioni di dollari per combattere il presunto "antisemitismo" negli Stati Uniti. È quanto è stato offerto dal governo israeliano a Brad Parscale, ex responsabile della campagna elettorale di Donald Trump nel 2020. Una mossa politica precisa: cavalcare l'aumento di supposti episodi di violenza antisemita per assicurare al governo israeliano il solito appoggio incondizionato da parte degli Stati Uniti.
A quanto emerge infatti, Parscale, che cinque anni fa si era imposto all'attenzione della stampa per essere il manager della campagna di rielezione del tycoon, avrebbe iniziato a lavorare per il governo israeliano lo scorso 18 settembre. Registrandosi come "agente straniero" per Israele, sarebbe stato assunto con l'obiettivo - dichiarato - di creare campagne digitali volte a "contrastare le tendenze antisemite" che secondo alcune fonti sarebbero aumentate negli Usa durante gli ultimi due anni di guerra a Gaza. Il non detto però è chiaro. Con un contratto da 6 milioni di dollari in mano, Parscale e la sua società devono attuare un'opera di "indottrinamento" attraverso la creazione di contenuti mediatici di cui almeno l'80% "sia rivolto al pubblico della Generazione Z su piattaforme come TikTok, Instagram, YouTube, podcast e altri canali digitali e di trasmissione rilevanti". A quanto emerge dal suo stesso profilo LinkedIn, Parscale ha registrato la società Clocktower X LLC e sta collaborando con figure di primo piano della diplomazia israeliana, in particolare con il Ministro degli Esteri Israel Katz e con Eran Shayovich, capo di gabinetto presso il Ministero degli Affari Esteri del paese. "L'agenzia - specifica il contratto di Parscale secondo quanto riportato da alcune fonti - fornirà servizi di comunicazione strategica, pianificazione e media a supporto dell'impegno del Cliente con lo Stato di Israele per sviluppare ed eseguire una campagna nazionale negli Stati Uniti per combattere l'antisemitismo".
Non si tratta però solo di "fornire servizi di comunicazione strategica". In un'America dove molti giovani elettori, inclusi quelli di parte Repubblicana, stanno perdendo interesse e ammirazione verso Israele per il genocidio in corso da quasi due anni, per Netanyahu recuperare la fetta di consenso bipartisan perduto è fondamentale. La società di Parscale - consulente digitale esperto - dovrà sì realizzare "siti web e contenuti per influenzare le conversazioni generate da GPT", integrando questa "narrazione comunicativa" con l'emittente radiofonica conservatrice Salem Media Network, ma sullo sfondo un obiettivo più grosso: fare "campagna elettorale" israeliana negli stessi Stati Uniti.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia