26 Luglio 2024
Benjanim Netanyahu, primo ministro israeliano, al Congresso Usa si è espresso in merito al numero di civili morti a Gaza. "Praticamente nessuno" ha detto, negando il genocidio in atto di migliaia di palestinesi e deresponsabilizzandosi.
Ha così detto il leader di Israele, riportando la conversazione con un comandante militare a Rafah: "'Quanti terroristi hai fatto fuori a Rafah?' Mi ha dato un numero esatto: 1.203. Gli ho chiesto: 'Quanti civili sono stati uccisi?' Ha detto: 'Primo ministro, praticamente nessuno. Con l’eccezione di un singolo incidente, in cui le schegge di una bomba hanno colpito un deposito di armi di Hamas e hanno ucciso involontariamente due dozzine di persone, la risposta è praticamente nessuna'. Volete sapere perché? Perché Israele ha portato i civili fuori pericolo, una cosa che la gente ha detto che non avremmo mai potuto fare, ma lo abbiamo fatto".
Ben diversi i numeri riportati dal Ministero della sanità di Gaza. Secondo di esso, infatti, il bilancio del numero di vittime palestinesi dell'offensiva militare di Israele nella Striscia di Gaza ha raggiunto i 39.175 morti e 90.403 feriti dallo scorso 7 ottobre. Segnala, inoltre, che il bilancio delle ultime 24 ore è di 30 morti e 146 feriti. Il ministero precisa che molte vittime sono ancora sotto le macerie e sulle strade perché ambulanze e protezione civile non possono raggiungerle.
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