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Attentato gasdotto Nord Stream 1 e 2, Raoul Hedebouw (parlamentare belga): "È un tabù, nessuno ne parla. Le grandi potenze mondiali hanno provocato l'esplosione" - VIDEO

Al parlamento belga richiesta di informazioni sui segreti tenuti nascosti riguardo il Nord Stream

26 Giugno 2023

"Chi ha fatto saltare in aria i gasdotti Nord Stream 1 e 2?". È la domanda che si pone anche Raoul Hedebouw, parlamentare belga che è tornato sull'annoso caso legato ai gasdotti su cui ancora si cerca di accertare le responsabilità. "Nessuno in questo Parlamento ha il coraggio di fare una sola domanda sull'argomento. È un tabù, un secreto. Non possiamo parlarne. Un grave attacco agli interessi del popolo europeo. Le condutture sono esplose, milioni di famiglie sono senza gas ed a nessuno interessa fare una domanda sulla questione. Fate attenzione".

Attentato gasdotto Nord Stream 1 e 2, il parlamentare belga Raoul Hedebouw: "Le grandi potenze mondiali hanno provocato l'esplosione"

Il parlamentare belga continua: "All'inizio tutti hanno detto 'sono stati i russi, sono stati i russi, sono stati i russi'. E cosa emerge oggi? Prima erano stati i russi, ora sento che sono gli ucraini. Voglio dire al mondo che mi è proibito parlare di questo argomento tabù nel parlamento belga. Miei cari colleghi, dirò la verità comunque. Il Washington Post ed il New York Times puntano sulla responsabilità ucraina. Vorrebbero farci credere che sono stati alcuni ragazzi a farlo. Non puoi far saltare in aria un oleodotto con un piccolo boccaglio e un petardo pirata".

"Sono state le maggiori potenze a far saltare in aria i gasdotti. Il nostro interesse è stato seriamente compromesso. Il fatto che questo è un tabù è molto serio. La Commissione Europea ha detto che misure molto forti sarebbero dovute essere prese contro i responsabili di questo attacco".

"Finora niente è stato fatto" ricorda Hedebouw. È nostro interesse sapere la verità, mi piacerebbe farvi una domanda primo ministro. Secondo i rapporti dell'intelligence, tramite i servizi segreti olandesi, il nostro governo è stato messo al corrente, poche settimane dopo gli attacchi che la pista ucraina era valida. Il governo era consapevole di questo e voi avete davvero tenuto queste informazioni per voi per mesi?".

Hadja Lahbib, ministro degli affari esteri replica: "Il rischio di fake news è molto forte nel contesto della guerra, quindi capirai, per ovvi motivi di sicurezza il governo non può comunicare ulteriormente sul mondo dell'intelligence belga o sui suoi contatti con servizi stranieri".

Il parlamentare risponde: "Hai ragione a sottolineare il grande pericolo della disinformazione. Per diversi mesi dopo l'esplosione la teoria dominante fu che era stata la Russia. Oggi dobbiamo mantenere la calma su tutto ciò che sta accadendo nel mondo dobbiamo prenderlo molto seriamente. Questo è quello che dobbiamo fare e io faccio questo con il PTB (Partito del Lavoro del Belgio) come molte organizzazioni per la pace chiedendo la de-escalation ed il cessate il fuoco".

"Il CSC, il FGTB, CNAPD, tutte queste organizzazioni hanno lanciato un appello oggi: la pace prima di tutto. Basta ai tabù geopolitici perché ci stiamo dirigendo verso la guerra mondiale", termina.

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