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Turchia, Erdogan a New York come una popstar: foto e selfie a Central Park. VIDEO

Bagno di folla per il presidente turco, a New York per l’Assemblea generale dell’Onu. Eppure, nel 2017, la sua visita negli Usa finì con 12 uomini della scorta in arresto

19 Settembre 2022

Ci mancava solo che si tuffasse sulla folla per farsi sorreggere dai fan. Ah no, quello lo fa Luigi Di Maio in pizzeria. Anche Recep Tayyip Erdogan, comunque, ha avuto il suo momento di popolarità. Di più: a Central Park, il polmone verde di New York, il presidente turco è stato accolto come una popstar, in particolare dagli emigrati ucraini, che l’hanno ringraziato per i tentativi di negoziazione tra Vladimir Putin e Volodymir Zelensky per la pace e per aver fornito i droni da combattimento a Kiev (sì, le due cose stridono leggermente tra loro).

Turchia, Erdogan a New York come una popstar: foto e selfie a Central Park. VIDEO

Erdogan si è concesso una passeggiata a Central Park, nel cuore di New York, dove si trova in attesa dell'Assemblea generale dell’Onu, e dove ha concesso foto e selfie a passanti incuriositi, ha stretto la mano a chi lo fermava e incassato diversi ringraziamenti per la mediazione nella guerra in Ucraina e, da ucraini, per i droni Bayraktar consegnati da Ankara all’esercito di Kiev. In un video diffuso dall’emittente turca Tra World si notano diverse persone avvicinare Erdogan per una fotografia o per una semplice stretta di mano. Propaganda elettorale in vista del voto turco del 2023? Chissà. Di certo c’è che in passato le visite di Erdogan negli Stati Uniti non sono state così accomodanti. Anzi. 

Turchia, Erdogan a New York come una popstar: foto e selfie a Central Park. VIDEO

Alla fine del 2017 il tour a Washington del presidente turco terminò con una rissa che ebbe anche un seguito giudiziario: dodici uomini della scorta di Erdogan finirono in un ordine d’arresto, con tanto di richiesta di estradizione, firmata dal giudice incaricato di indagare su uno scontro che portò nove persone in ospedale. Gli uomini della sicurezza scattarono in seguito a una contestazione rivolta ad Erdogan con bandiere dei separatisti curdi Ypg, che Ankara considera un’organizzazione terroristica, e si placò solo con l'intervento della polizia americana. Erdogan, allora, definì “inaccettabile” l'ordine di arresto e per ricomporre la frattura si misero in moto le diplomazie dei due Paesi. Insomma: tutta un’altra cosa rispetto alla passeggiata di oggi, lunedì 19 settembre, a Central Park, con Erdogan che si è trattenuto con chi faceva jogging e con chi faceva prendere il sole ai figli piccoli.

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