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Gros-Pietro (Intesa Sanpaolo): "Necessario mettere in condizione i giovani di realizzare le loro potenzialità; Europa affronti dazi e guerre con unità"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Gian Maria Gros-Pietro, Presidente di Intesa Sanpaolo: "Ambiente, digitale e Intelligenza Artificiale sono le sfide decisive: investire in STEM è cruciale per affrontare i cambiamenti e guidare l’evoluzione globale"

17 Giugno 2025

Gian Maria Gros-Pietro, Presidente di Intesa Sanpaoloin occasione della conferenza internazionale “Young Factor 2025: Un dialogo tra giovani, economia e finanza” dell'Osservatorio Permanente Giovani - Editori è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.

Perché è così importante investire sui giovani?

"Perché i giovani costruiscono il futuro, quindi è importante che siano in grado di farlo. Ma è anche importante per loro personalmente, perché oggi i giovani non sono sicuri di trovare nel loro futuro quello che si aspettano, quello che desiderano. È nostro compito fare in modo che invece e si possano realizzare i loro desideri e soprattutto esplicare tutte le loro potenzialità."

Concretamente, quali sono i settori principali che dovrebbero svilupparsi per aiutare i giovani?

"Grande importanza hanno tutte le scienze e le discipline STEM. Sono importanti in questo momento anche quelle che hanno a che fare con l'ambiente e con il digitale perché sono questi i campi in cui noi dobbiamo investire di più per fermare il cambiamento ambientale e per sfruttare tutte le capacità che il digitale e l'Intelligenza Artificiale possono mettere a nostra disposizione per risolvere i problemi di evoluzione."

Nell'attuale panorama geopolitico cosa può dare speranza ai giovani?

"Credo che l'Europa possa essere un buon esempio. In questa riunione di oggi è stato chiarito che l'Europa è un esempio per tutto il mondo: Paesi che hanno passato secoli a combattersi fra di loro sono riusciti a creare un'unità politica non ancora completa ma già molto promettente che, come è stato messo in chiaro, per esempio, ha affrontato i problemi causati dal Covid molto meglio degli Stati Uniti, che pure invece sono ormai un'unità federale."

Dal punto di vista prettamente economico e finanziario, come ne uscirà l'Europa da questo panorama, vista anche la guerra in Medio Oriente?

"La guerra in Medioriente e i dazi sono problemi per tutto il mondo, sicuramente ne creeranno per quanto riguarda il livello dei prezzi che saliranno per effetto dei dazi e della disruption che possono creare i conflitti, pensiamo per esempio alla situazione dei traffici che passano nel Mar Rosso, nello stretto di Hormuz. Quindi questi problemi devono essere affrontati ed è importante che l'Europa sappia affrontarli come unità politica e non come somma di singoli Stati."

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