17 Giugno 2025
Gian Maria Gros-Pietro, Presidente di Intesa Sanpaolo, in occasione della conferenza internazionale “Young Factor 2025: Un dialogo tra giovani, economia e finanza” dell'Osservatorio Permanente Giovani - Editori ha dichiarato:
"Buongiorno. Sono molto onorato di parlare a 360 ragazze e ragazzi dell’Europa: è con grande piacere che vi do il benvenuto a questo importante momento di riflessione e condivisione. Oggi ci troviamo qui per parlare di educazione economico-finanziaria, ma soprattutto per parlare di futuro. Il futuro dei giovani, della società, e – in fondo – del nostro stesso Paese. Come Intesa Sanpaolo, sentiamo molto la partecipazione a Young Factor che riesce ad avere un importante impatto sui giovani. Siamo convinti che una maggiore conoscenza delle questioni economiche permetta alle persone, a ogni persona, di ampliare l’accesso al benessere realizzando una società più equa e coesa, in grado di affrontare meglio le sfide del presente. Pensiamo che in questo la banca possa dare il suo contributo. Viviamo in un tempo complesso, caratterizzato da interruzioni nelle catene di
approvvigionamento, da una crescente messa in discussione della globalizzazione, con rischi geopolitici in aumento, cambiamenti climatici e uno sviluppo tecnologico rapido e dirompente. L’analisi di contesto che accompagna questa nuova edizione di Young Factor restituisce l’immagine di una realtà sfaccettata: da una parte, una società segnata da vulnerabilità profonde – economiche, sociali e culturali; dall’altra, un potenziale straordinario, spesso inespresso, che chiede di essere ascoltato, coltivato, liberato. In un contesto in cui cresce la disuguaglianza e in cui il senso di smarrimento nei confronti del futuro è tangibile – soprattutto tra i giovani – l’educazione finanziaria diventa uno strumento di giustizia sociale. Una leva per la cittadinanza attiva. Una chiave per leggere il mondo e trovare il proprio posto dentro di esso.
È qui che entrano in gioco gli sforzi di tanti soggetti per arrivare ai giovani, per diffondere una cultura dell’uso del denaro e del risparmio non guidata dalla paura di ciò che ci potrebbe accadere, ma dalla consapevolezza di essere in grado di gestire il proprio futuro. Saper gestire il proprio denaro, capire il contesto in cui viviamo aiuta a non temere il futuro, ma ad affrontarlo credendo nelle proprie capacità e preparandosi a realizzare i propri sogni. Vogliamo un Paese che scommette sui propri giovani con strumenti concreti. Con percorsi formativi di qualità, con il dialogo tra scuole, istituzioni e sistema bancario, con una narrazione diversa dell’economia: non come qualcosa per “addetti ai lavori”, ma come parte viva della quotidianità per tutti.
Questa visione si fonda su un’idea semplice: quella che la cultura economica è un fattore abilitante. Che conoscere il funzionamento dell’economia non serve solo a chi studia o lavora in questo settore, ma è fondamentale per chiunque voglia essere protagonista della propria vita. Saper leggere un contratto, capire un investimento, orientarsi tra i rischi e le opportunità del digitale, affrontare scelte complesse dominandole, significa, in definitiva, aumentare la propria libertà.
Dallo straordinario punto di osservazione che è Intesa Sanpaolo, la prima banca in Italia e una delle prime in Europa, possiamo essere ottimisti perché il flusso delle operazioni, che è la linfa di un paese, è vivace, vitale e continuativo. Intesa Sanpaolo aiuta a realizzare questi progetti – siano di famiglie o di imprese –, con gli strumenti finanziari ma anche con consigli,
con opportunità e con relazioni. Vorrei soffermarmi proprio sulle relazioni. Con la diffusione della tecnologia e della grande ricchezza di conoscenza che essa porta, sembra che le relazioni siano diventate più superficiali e rapide. Invece una grande conoscenza ha valore solo se è condivisa con altri; vi invito quindi a coltivare le relazioni – affettive, amicali, e in futuro professionali – quelle vere e profonde che ci permettono di scambiare, oltre che conoscenze, esperienze ed emozioni e di osservare la realtà da prospettive diverse. Le intelligenze artificiali crescono al crescere dei dati che accumulano, ma le persone crescono al crescere dei sentimenti e dell’osservazione intelligente della realtà che permette di sviluppare il pensiero critico, la creatività, la propensione al futuro. È giusto che i percorsi di educazione finanziaria siano proposti anche all’interno del sistema scolastico. È lì che si costruisce la cittadinanza. È lì che si possono superare la povertà educativa, la marginalizzazione, il divario di opportunità.
Ma c’è di più.
L’analisi di contesto ci parla anche di un altro aspetto cruciale: la percezione del futuro. Molti giovani oggi hanno la sensazione di vivere in un tempo bloccato, senza slanci. Dobbiamo restituire loro visione, direzione, possibilità. Oggi molti ragazzi considerano il futuro con timore perché appare loro incerto. E qui mi rivolgo direttamente a voi, ragazze e ragazzi: posso dirvi che gli eventi inattesi fanno parte della vita. Possono cambiare le carte in tavola in un attimo – lo hanno sempre fatto, anche nel passato. E lo fanno in positivo, per chi decide di essere protagonista della propria vita. Una percentuale troppo alta di giovani italiani, circa il 25% dei ragazzi tra i 15 e i 29 anni, si sente smarrita, non studia, non lavora e spesso si rifugia in un mondo virtuale. Noi adulti abbiamo il dovere di condividere con loro ciò che abbiamo imparato, ovvero che la vita diventa più facile se la si affronta con coraggio. Passare dal “like” al “make”, uscire di casa, incontrare nuove persone, costruire reti, investire su noi stessi. Per creare la nostra vera ricchezza.
È importante che sappiate di avere un ruolo cruciale nel creare un’Europa nuova, attraverso la partecipazione attiva alla vita politica e uno spirito di iniziativa sociale e, perché no, imprenditoriale. Il passaggio generazionale deve portare un cambiamento culturale profondo, capace di favorire il passaggio verso un’economia più sostenibile. Il coraggio per fare tutto ciò si impara anche attraverso la conoscenza. L’educazione finanziaria insegna come possiamo porci degli obiettivi, pianificare il modo per raggiungerli, rivedere il percorso se necessario, senza perdere la direzione. Young Factor è anche questo: un investimento sul futuro. Un’occasione per accendere scintille, per far emergere curiosità, per costruire spirito critico. I percorsi di educazione finanziaria non vogliono solo “insegnare l’economia” ma suscitare domande, pensare criticamente, incoraggiare l’intraprendenza, formare cittadini consapevoli, capaci di leggere la realtà e di contribuire a migliorarla.
Intesa Sanpaolo ha da tempo attivato l’edutainment – l’apprendimento attraverso il divertimento - che aiuta i giovani a trovare il loro posto nel mondo. Da inizio 2024 a oggi oltre centoquarantamila studenti e studentesse hanno potuto beneficiare dei progetti formativi offerti alle scuole di ogni ordine e grado. Il contesto, lo sappiamo, non è semplice. Ma proprio per questo è il momento di rilanciare, di innovare, di credere nei giovani. E per i giovani, di credere in sé stessi.
Oggi siamo qui per riaffermare un impegno collettivo. Un impegno che coinvolge le scuole, gli insegnanti, le famiglie, il mondo bancario, le istituzioni. Un impegno che dice con chiarezza: i giovani contano. E meritano strumenti adeguati ad affrontare un futuro che sarà sfidante, ma che è anche promettente.
Investire nei giovani è una scelta politica, culturale, etica. È il modo in cui una società dice a sé stessa che crede nel domani.
C’è una frase che mi piace molto e che voglio condividere con voi oggi: “I giovani non sono il futuro. Sono il presente che costruisce il futuro.” E allora: diamo loro fiducia. Ma soprattutto, diamo loro strumenti. Grazie a tutti per essere parte di questo cammino. E buon lavoro a tutti noi."
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