Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Greco (Museo Egizio): "Con il tema 'Dall'oscurità alla luce' il Museo si apre al mondo, il passato e il presente si riflettono nel metallo"

Christian Greco, Direttore del Museo Egizio, ha dichiarato: "Rispetto all'esposizione precedente abbiamo voluto mettere al centro le statue per entrare più in contatto con loro"

20 Novembre 2024

Christian Greco, Direttore del Museo Egizio, in occasione del Bicentenario del Museo Egizio di Torino ha dichiarato:

"L'idea del concetto di questa sala è "Dall'oscurità alla luce", ci ricordiamo che la sala era coperta, adesso le finestre sono aperte anche dall'altro lato dalla strada. Significa che il museo diventa trasparente, che è percepibile, che da fuori si può guardare all'interno e quindi il museo che si connette al tessuto sociale in cui esso è inserito. E peraltro, una volta che avremo finito la copertura, ci saranno anche i raggi del sole che penetrano all'interno. Quando portavamo all'interno le statue si vedevano colpite da raggi del sole e sembrava di riportarli in Egitto. Come materia abbiamo scelto il metallo perché non volevamo nessun contrasto materico, volevamo che la pietra venisse fuori nella sua purezza e potesse esprimersi senza entrare in contrasto. Se avessimo fatto una parete in pietra, questa pietra sarebbe stata in qualche modo in contrasto. In più abbiamo voluto da una parte ricreare il contesto, il pavimento e il piedistallo sono dello stesso colore sabbia, che deve ricordare l'arenaria e invece le pareti in metallo che ci danno l'idea di un qualcosa di diafono: specchiano anche noi anche che diventiamo coprotagonisti e rispecchiano un po' le statue. L'idea, però, non è come se fosse uno specchio vero e proprio, quindi io vedo un'immagine non nitidissima, diafana e questo per me l'idea di un passato di cui abbiamo la cultura materiale che è qui presente, ma che è un frammento rispetto a quello che c'era il passato che possiamo intuire invece con questa direzione."

Il pubblico si dovrà abituare a questa nuova filosofia, è una esposizione filologica, mentre quella di prima era un po' hollywoodiana.

"Spero che questo, con tutta la gratitudine che io ho per l'esposizione precedente che ha permesso al Museo Egizio di fare un cambiamento epocale, trasmetta che quello che adesso cerchiamo di mettere al centro sono le statue, le statue letteralmente al centro. Ecco, per me quel Thutmose III e quel Ramses II al centro della sala sono una rivoluzione copernicana, ci si può girare attorno, dietro Ramses II c'è un testo che finalmente si può vedere e quindi le statue che diventano protagoniste. Le abbiamo tirate giù dal piedistallo e quindi possiamo essere più in contatto con loro."

Seguici su

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti