07 Dicembre 2025
Il Teatro alla Scala inaugura la sua stagione 2025/2025 stasera, domenica 7 dicembre 2025, con “Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk” di Dmitrij Šostakóvič, un’opera potente e controversa che torna a Milano nel cinquantesimo anniversario della morte del compositore.
Lady Macbeth fu censurata per oltre 30 anni: il 26 gennaio 1936, l'ex leader sovietico Josif Stalin lasciò il Teatro Bol’šoj di Mosca prima della fine della rappresentazione e ritirò l'opera da tutti i teatri, giudicandola "volgare" e "pornofonica", ossia caratterizzata da eccessiva crudezza e sensualità.
Milano celebra il 7 dicembre, giorno di Sant’Ambrogio, la sua tradizione culturale più alta: la Prima della Scala. Dopo Verdi lo scorso anno, il sipario del Piermarini si apre su un titolo mai scelto prima per inaugurare la stagione: Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk. Diretta da Riccardo Chailly, con la regia di Vasily Barkhatov, l’opera segna un omaggio al genio di Šostakóvič, che nel 1934 compose questo lavoro destinato a diventare uno dei più discussi del Novecento.
La vicenda, tratta dalla novella di Nikolaj Leskov, racconta la storia di Katerina L’vovna Izmajlova, giovane moglie di un mercante russo. Intrappolata in un matrimonio sterile e oppressa dal suocero tirannico, Katerina intreccia una relazione passionale con il servo Sergej. La passione si trasforma presto in violenza: con la complicità dell’amante, Katerina avvelena il suocero e uccide il marito. Ma la spirale di sangue non si ferma: altri delitti seguono, fino alla deportazione in Siberia. Qui, tradita da Sergej e abbandonata da tutti, Katerina si suicida gettandosi in un fiume, chiudendo la sua parabola tragica in un gesto disperato.
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