28 Novembre 2022
Cento anni fa, quel fatale 28 novembre, l'archeologo britannico Howard Carter svegliò il faraone-bambino Tutankhamon da un sonno di 3300 anni. Forse il più splendido e opulento corredo funebre mai ritrovato, è un documento meraviglioso della raffinatezza della cultura dell'Antico Egitto. A dire che il suo mecenate, Lord Carnarvon, stava per chiudere a Carter i rubinetti dei finanziamenti, prima che l'archeologo trovasse la stanza segreta in cui era custodito il corredo funebre del re-dio.
"Vedi qualcosa?" chiedeva frettoloso Carnarvon al suo protetto. "Sì, vedo cose meravigliose. Oro, ovunque il luccichio dell'oro!" rispose l'archeologo sbirciando dal foro nel muro. Purtroppo per Carnavan, Carter organizzò il recupero con molta cautela, e il lord finì per morire l'anno dopo senza aver visto il pezzo forte della scoperta che aveva finanziato: la maschera funeraria.
La tomba di Tutankhamon è stata l'unica trovata intatta nel complesso della Valle dei Re, la necropoli di Luxor; le altre erano state saccheggiate da ladri di tombe o rovinate dalle intemperie. Invece, quella di Tutankhamon presenta un corredo ricchissimo, documento preziosissimo sia della cultura materiale dell'Antico Egitto, che del suo particolarissimo culto dei morti. Corredo che questo video-documentario, diisponibile sul canale YouTube studio del bianco con la voce di Marco Balzarotti, illustra perfettamente, spiegandone anche i rimandi simbolici e culturali.
A dire che la tomba del giovane sovrano, morto a malapena 18enne, non è che il pallido riflesso di quelle preparate per faraoni ben più importanti di lui. Già così, però, acceca per il suo splendore. Quella di Carter è una scoperta che ha influenzato moltissimo anche il nostro immaginario: l'Antico Egitto come terra di splendide tombe dimenticate, protette da maledizioni e sortilegi; un immaginario che, del resto, continua a popolare i nostri cinema.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia