18 Novembre 2021
Dominique Meyer, sovrintendente del Teatro alla Scala di Milano, a Il Giornale d'Italia, in occasione del lancio della campagna per il ritorno in sicurezza del pubblico nei teatri:
"Per accogliere il pubblico in sicurezza qui al Teatro alla Scala controlliamo il green pass in sala, operazione che è ben accettata da tutti. Per quanto riguarda i lavoratori del teatro, abbiamo cercato di rispettare le distanze previste dai protocolli e aumentato i numeri dei tamponi effettuati sui gruppi numerosi che non possono indossare sempre la mascherina, come i suonatori di strumenti a fiato. I tamponi vengono fatti ogni due giorni invece che ogni tre.
Abbiamo cercato di superare l'ostacolo della quarantena per tutti i cosiddetti "contatti stretti" di una persona positiva. Questo fatto potrebbe bloccare a casa tutto il gruppo del coro, ad esempio. Abbiamo sviluppato un protocollo come quello del calcio: quando qualcuno è positivo gli altri non vanno in quarantena ma hanno una libertà ristretta, quindi possono solo andare al lavoro o stare a casa, rinunciando a tutte le altre attività.
Non credo che il distanziamento sul palco possa minare la qualità della rappresentazione. Personalità come il regista Davide Livermore e il Direttore Musicale Riccardo Chailly non avrebbero mai permesso che questo avvenisse. Abbiamo trovato delle soluzioni valide, rispettando i protocolli ma allo stesso tempo le esigenze di qualità dello spettacolo".
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