20 Luglio 2021
Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo e Direttore delle Gallerie d'Italia, al Giornale d’Italia racconta il progetto per le nuove Gallerie d'Italia a Torino:
"Credo che il progetto di rinnovamento di Piazza San Carlo dell’Architetto De Lucchi sia uno dei più suggestivi negli ultimi anni in Italia. Lo inaugureremo nei primi mesi del 2022 e sarà una sorpresa. Una sorpresa legata alla valorizzazione di ambienti un poco più conosciuti come le Sale del Piano Nobile e le Sale di Rappresentanza, ma soprattutto per la trasformazione della parte sotterranea: una manica lunga 70 metri, un caveau trasformato che diverrà probabilmente una delle sale multimediali più grandi di Italia"
"Credo che la logica sia quella di immaginare un contenitore eccezionale anche per la sua posizione ma che avrà un elemento distintivo assolutamente di primo piano” aggiunge. Le Gallerie d’Italia di Torino saranno infatti concepite come un vero ponte tra arte e sociale: “Sarà un luogo volto ad amplificare i messaggi che decideremo di affrontare attraverso la fotografia. Tra i temi il climate change, il rapporto uomo-ambiente, l’economia circolare, le riflessioni sul sociale e sull’economia. Attraverso l’estetica della fotografia intendiamo aprire un dibattito con queste grandi esposizioni”.
Per quanto riguarda il cantiere napoletano Coppola ha spiegato: "Napoli è una città che ha dialogato tantissimo con le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo. Il tema degli spazi è stata la ragione per cui abbiamo deciso di lasciare Palazzo Zevallos Stigliano per l’ex sede del Banco di Napoli in Via Toledo. Facendo un investimento significativo abbiamo triplicato la superficie e aumentato le aule dedicate alle attività laboratoriali con le scuole. Le Nuove Gallerie d’Italia di Napoli vogliono essere una sorta di compendio del Progetto Cultura della Banca, con le collezioni di proprietà e con le mostre temporanee".
"Le Gallerie d’Italia sono un museo unico e nazionale con caratura internazionale che ha quattro ingressi: Vicenza, Napoli, Milano e presto Torino. Un impegno esplicito e iconico che la banca rinnova quotidianamente con programmi di studio, ricerca e valorizzazione della propria collezione e condivisione di programmi e progetti con altre realtà".
"I nostri musei sono la testimonianza di quanto quella che un tempo veniva chiamata assunzione di responsabilità civile di un'impresa privata, possa divenire commitment, progettualità, impegno e azione", conclude.
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