14 Dicembre 2025
Fonte/credits: immagini gentilmente concesse da Liliana Paganini, collage Alessandra Basile
La scrittrice Liliana Paganini, anche pittrice e attrice, con una folta carriera nel teatro e nel cinema, dove è stata diretta da nomi importanti del panorama registico italiano del secolo scorso, come Fellini, presenta la sua bella favola "La storia fantastica dell’Ombra e del suo Marinaio”, edizioni Croce, il prossimo 19 dicembre.
La presentazione "natalizia" del volume di Liliana Paganini avverrà, presso lo Spazio Madè di via Lazio 21 a Terni, nell'ambito di una Mostra d'arte incentrata sulle opere di Arianna Listante e Marco Turilli, che raccontano percorsi, emozioni e visioni, "tracce che si incrociano e diventano incontri". Nel corso della manifestazione, sarà attivato un percorso di Arte Terapia condotto da Diletta Stefanini e intitolato "Oltre il Giudizio": anche attraverso un'attività artistica esperienziale per entrare in contatto con sé, attraverso gesto e parola, si concretizzerà in un invito a guardarsi con occhi nuovi, lasciando da parte il più possibile il fatidico peso dell'autocritica.
L'autrice de' "L'ombra del marinaio" dialogherà con Marina Donadi, con la quale creerà un momento di ascolto e riflessione, per il pubblico presente, preso per mano per addentrarsi figurativamente nelle atmosfere e nelle suggestioni del suo lavoro narrativo.
Presentazione libro a Terni, dicembre 2025 Fonte/credits: Liliana Paganini
Il libro, uscito nel 2024 e contenente 8 schizzi in bianco e nero, opera del noto pittore Bruno Caruso, si è conquistato il terzo premio della sezione Narrativa, nel concorso "Donne d'amore", Premio Internazionale dedicato all’Universo Femminile.
La particolarità della fiaba di Liliana Paganini è che, per metà del libro, è scritta in italiano e, per l'altra metà, in inglese; quest'ultima versione è a cura di Katya Pallavicino e Jennifer Harford.

Copertina libro Fonte/credits: Liliana Paganini
TRAMA
Il libro narra di un’ombra che, non si sa come, perde il suo corpo, il marinaio appunto. Proprio perché è un’ombra, è destinata a sparire. Tutto ciò che la tiene ancora in vita è il ricordo del corpo del marinaio, che, con il passare dei giorni, inizia a svanire. Per ritrovarlo, intraprende un viaggio in cui incontrerà vari personaggi, ognuno dei quali costituirà, per lei, un'esperienza importante, un momento di crescita. Con il trascorrere del tempo, si creerà un corpo fittizio, composto, in parte, dai ricordi frammentati dei personaggi che ha incontrato e, in parte, da una sua personalità nuova e inaspettata, nata dalle avventure vissute. Questa autonomia che si è conquistata la porterà a realizzarsi nel campo artistico.
Il racconto è composto da tre parti, di cui due epiloghi.
A “L’Ombra del Marinaio”, si affiancano due brevi novelle: “La cariatide” e “Il tavolino della signora Rosaria”.
Nella prima, si parla di una cariatide che si scuote dai nidi delle rondini e vorrebbe ribellarsi a un destino che la vede nuda a sorreggere un edificio.
La seconda è la storia di un tavolino fantasma, che tutto un paese vede, ma che, in realtà, è sparito da parecchio tempo.
Disegno di Bruno Caruso Fonte/credits: Liliana Paganini
Alcuni commenti al libro fiabesco di Liliana Paganini
"Leggera l'ombra del marinaio s’insinua nella nostra mente man mano che leggiamo. Attraversa luoghi e incontra curiosi personaggi che come scatole cinesi si avvicendano nel procedere della storia. L’ombra misteriosa ed evanescente è il doppio che sempre sta dentro di noi e di cui sempre temiamo la presenza. Favola e mistero si alternano e ci tengono avvinghiati fino alla fine". Elsa Agalbato
"La grazia profonda e giocosa del Piccolo Principe di Saint-Exupéry. e la leggerezza e ironia del Cavaliere inesistente di Calvino sono le qualità che ho ritrovato nell’Ombra del Marinaio, di Liliana Paganini, senza per questo togliere nulla all’originalità di questa favola sapiente e spericolata, capace di toccare temi universali mentre con fantasia scatenata ci conduce in un viaggio incalzante tra i mille rivolgimenti della fortuna e del caso, raccontandoci di identità, di abbandono, di perdita, di dipendenza ma anche di libertà e di coraggio". Maria Letizia Compatangelo
"Leggendo “La fantastica storia dell’Ombra e del suo Marinaio” di Liliana Paganini penso alle parole di Giovan Battista Marino riguardo la Meraviglia: perché rinunciare ad essa e a qualsiasi età? In questa curiosa e appassionata avventura, destinata a piccini e adulti, ci sono tutti i colori e la Bellezza della vita, come un dipinto che ritrae la ricchezza dell’Umanità nella sua varietà… Così immaginerei una felice serie di cartoon!". Giuseppe Richiusa
"“La fantastica storia dell’Ombra e del suo Marinaio” è un originale viaggio che regala tanta leggerezza, gettando uno sguardo armonioso sul vivere umano, quasi una metafora, dai colori stupefacenti e variopinti, delicatamente equilibrati, che catapulta il fortunato lettore in un susseguirsi d’improvvise, inaspettate avventure e meraviglie come un’onda impetuosa e carezzevole nello stesso tempo…perché nel bel mezzo delle lacrime, c’è nell’Ombra un invincibile sorriso. Sicuramente il curioso e appassionante racconto della versatile Liliana Paganini, avendo il potere di dipingere le infinite sfumature della vita in poche righe, fa bene al cuore e riesce a metterci in pace con noi stessi in una sorprendente altalena di lampi d’ingegno e paradossi con una spina di nostalgia". Giuseppe Richiusa
"L’incanto dell’inscindibilità in cui vive l’Ombra, diventa disincanto alla fine di questo fantastico racconto, metafora del reale disagio dell’umano abbandono". Maria Borsellino D’Angelo
"Liliana Paganini racconta una storia, una fiaba non solo per bambini, ci parla dell’ombra con un’accezione diversa dal solito. Non più l’ombra in senso negativo, come spesso si dice: l’ombra di se stesso, qualcosa di cupo, di oscuro, di nascosto, l’ombra della verità ecc. ma restituendole, invece, un ruolo vivo, vivace, vitale e giocoso. La parte bella dell’uomo, quella che senza di lui non può vivere, che si assottiglia a poco a poco, come un’anima bella che poi, non è altro che una rappresentazione della nostra umanità, di cui c’è tanto bisogno di questi tempi. Perderla significa anche perdere un bel po’ di noi stessi". Patrizia Fregonese De’ Filippo
"Tenera favola in cui si compie il percorso di un’anima nella ricerca e nel congiungimento con il proprio sé. L’Ombra, parte più profonda del nostro io, si svela e prende consapevolezza nell’acquisizione della sua piena identità. Metafora della crescita interiore, questo racconto è nello stesso tempo profondo come il mare e leggero come ala di farfalla".nMarina Donadi
"L’Ombra è la nostra coscienza alla quale cerchiamo di sfuggire, ma sempre ci assilla e ci qualifica. L’Ombra è l’anima senza la quale abbiamo solo istinti primordiali". Annalisa Pansadoro
"Delizioso, spero che l’autrice non si offenda per l’aggettivo che mi viene in mente, ma delizioso è l’unico che mi sembri davvero adatto. Sono cresciuta a pane e Buzzati, acqua e Benni e ora trovo appagamento nel leggere Quiriny, Questa raccolta secondo me ne richiama un po’ le atmosfere e il racconto dell’Ombra si apre a più interpretazioni. Sono contenta di averlo trovato per caso come audiolibro. Voto *****5 stelle sia come storia che come Performance". Maurizio Oliveri (recensione Audible)
Disegno di Bruno Caruso Fonte/credits: Liliana Paganini
Liliana Paganini, artista poliedrica
Liliana Paganini, nata a Roma nel 1953, ha iniziato a studiare pittura e spettacolo da giovanissima, appassionandosi anche alla scrittura e al cinema. Nel tempo, si è dilettata a girare alcuni video, ottenendo riconoscimenti anche esteri.
Si è diplomata in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Roma ed è stata allieva di Gentilini, Ciarrocchi, Ludovisi e Del Guercio.
Se a Parigi ha frequentato l’École Internationale de Théâtre Jacques Lecoq, in Italia ha conseguito la laurea Specialistica in Scienze dello Spettacolo e della Produzione Multimediale e un Dottorato di Ricerca con la tesi: “La metafisica nel teatro di Eugène Ionesco”.
L'amore e le capacità dell'attrice per il teatro, il cui debutto è avvenuto con quello sperimentale della Scuola Romana, l'hanno portata a far parte delle compagnie degli Stabili di Roma e Palermo e ad essere diretta da registi tra i migliori della scena italiana, quali Giancarlo Sepe, Roberto Guicciardini, Luigi Squarzina, Mario Missiroli, Pietro Carriglio, Maurizio Scaparro, e del nostro cinema, quali Federico Fellini e Giuseppe Ferrara.
Ha insegnato dizione, lettura e recitazione fra il 1993 e il 2013, fra Roma e Palermo.
Come pittrice, Liliana ha esposto le sue opere, acquarelli e composizioni fotografiche, in molte mostre personali e collettive in diverse città italiane e non: Roma, Gibellina, Palermo, Torino, Tunisi, Istanbul, Città del Messico, Guadalajara, Dublino.
L'artista ha, poi, curato la regia di alcuni video-arte e cortometraggi proiettati in Italia e all’estero: molti i premi vinti nel mondo.
Fra la fine degli anni ’70 e gli anni ’80, ha collaborato con la Rai, scrivendo la trasmissione radiofonica “Come ai tempi dei Beatles” (12 puntate per la sede regionale del Molise), i due sceneggiati radiofonici (12 puntate per la sede regionale Rai del Molise) “Gli uccelli” e “L’eredità di nonno Giovanni”, sei favole e dodici racconti (tutti per i programmi radio Rai per l’estero), due radiodrammi, firmati insieme a Beatrice Monroy, per “Giallo sera” per Radio2 Rai e tre racconti per la trasmissione “Orione” radio3 Rai.
L'autrice ha pubblicato: nel 1999, L’Ombra del Marinaio (Racconti radiofonici e altre storie. Marianna Edizioni); nel 1999-2000, tre monologhi per lo spettacolo “Migranti”, regia di Salvatore Solida, a Lecce e provincia, e, fra gli altri, il monologo “Le gocce” andato in scena nella rassegna “Donne d’Amore” al teatro Planet di Roma nel 2009; è stata segnalata con targa d'argento al Premio Vallecorsi, sia nel 2009 con il testo "Incontri" sia nel 2010 con il testo “Amore e crisantemi”. Molti altri gli scritti della Paganini, incluso il monologo “Lui e lei” (poi tradotto in lingua spagnola), andato in scena nel 2013 nell'ambito della XIII rassegna di corti teatrali, "Schegge d’Autore", vincendo come miglior monologo. Nel 2014 e 2015, i testi brevi “Stretta stretta” e “Trekking” sono stati rappresentati in diversi teatri di città italiane tra le quali Padova, Palermo e Casperia nella manifestazione Il Teatro in Provincia del CeNDIC. Facendo un salto in avanti, troppi i lavori di Liliana per citarli tutti, arriviamo a “Trekking”, che, nell'aprile 2023, fu messo in scena al Teatro Tordinona, con la regia della stessa autrice, interpretato da Bartolomei, Centofante, Porfido. Nello stesso teatro, Liliana è stata premiata, nel 2015, come migliore attrice protagonista della rassegna “Schegge d’Autore” con il monologo “È tempo di guerra”, da lei stessa interpretato e diretto, poi pubblicato, nel 2019, nel libro “Parti femminili”, monologhi di donne nel teatro contemporaneo italiano a cura di Maria Letizia Compatangelo, Dino Audino Editore.
Fra gli altri riconoscimenti all'artista: la sceneggiatura “Stretta stretta", tratta dall'omonimo corto teatrale, ha vinto, nel 2023, il Primo premio come migliore sceneggiatura nel concorso DONNE D’AMORE, Premio Internazionale dedicato all’Universo Femminile.
"Ho scritto più di 20 testi teatrali, molti dei quali sono andati in scena a Roma, Milano e Palermo" afferma Liliana Paganini, che ha vinto il premi "Donne d’Amore", anche, per la sceneggiatura di un corto contro la violenza sulle donne e che è membro del direttivo del CeNDIC (Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea) e dei suoi oltre 200 autori drammatici.
Infine, Liliana Paganini è iscritta allo SNAD (Sindacato Nazionale Autori Drammatici) e all’ANAC (Associazione Nazionale Autori Cinematografici) ed è, dalla fine degli anni ’70, nelle sezioni DOR, OLAF e CINEMA, socia SIAE.

Fonte/credits: Liliana Paganini Collage: Alessandra Basile
Conclusione
"Della prima edizione cartacea rimangono poche copie, mentre stanno per uscire - ci dice l'autrice - l'e-book in italiano e l'audiobook in inglese; l'e-book in inglese e l'audiobook in italiano sono usciti, rispettivamente, il 1° dicembre di quest'anno e lo scorso agosto". Liliana Paganini, infine, ci annuncia che "con l' editore, ho in programma l'uscita di un libro con testi teatrali". bene, noi li si aspetta con ansia e, intanto, come dicevano certi miti del passato, sogniamo e lo facciamo con il marinaio e la sua ombra.
L'unico Jim Morrison affermava: "Non dire mai che i sogni sono inutili, perché inutile è la vita di chi non sa sognare". E, visto che Liliana, oltre a scrivere, dipinge, le parole di Vincent Van Gogh idealmente ben le si attribuiscono: "Io sogno la mia pittura. Poi dipingo il mio sogno".
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