16 Dicembre 2025
Riccardo Muti
Riccardo Muti torna alla guida dell’Orchestra e del Coro del Maggio Musicale Fiorentino per un concerto in occasione dei 50 anni dalla morte di Vittorio Gui
A 50 anni dalla morte di Vittorio Gui, il fondatore della Stabile Orchestrale Fiorentina e del Festival del Maggio Musicale Fiorentino, il Teatro del Maggio ne onora la memoria con una serata che vede il ritorno del maestro Riccardo Muti alla guida dell’Orchestra e del Coro del Maggio. Il concerto – in programma venerdì 19 dicembre alle ore 20 nella Sala Grande – si apre con una delle più celebri composizioni firmate da Franz Schubert, ossia la Sinfonia n. 8 in si minore D. 759, Incompiuta e prosegue con il “Requiem in do minore per coro misto e orchestra” del compositore fiorentino Luigi Cherubini del quale il maestro Muti chiede di riportare le spoglie a Firenze nella Basilica di Santa Croce. La serata si apre dunque con la celeberrima Incompiuta: la stesura del lavoro iniziò il 30 ottobre 1822, come attestato dal manoscritto autografo, e si protrasse per tutto l'autunno. La penultima sinfonia di Schubert deve il suo appellativo di 'Incompiuta' al fatto che sia formata dai soli due movimenti iniziali. Nessuna delle ipotesi formulate sulle possibili ragioni che indussero Schubert a non ultimare questa composizione è mai riuscita a fornire una risposta univoca e definitiva. Chiude il concerto il “Requiem in do minore per coro misto e orchestra” di Cherubini: composta nel 1816 per commemorare l’anniversario della morte di Luigi XVI, fu eseguita nella chiesa parigina di St. Denis il 21 gennaio 1817 e fu immediatamente apprezzata dai contemporanei per il tono solenne e meditativo che rifugge da ogni intento meramente celebrativo. Per il ciclo di appuntamenti Oltre il sipario sono inoltre previste due intense giornate di studi, il 19 e 20 dicembre, dedicate alla figura di Vittorio Gui dal titolo “Servire l’arte: una questione morale”: una collaborazione fra l’Università degli Studi di Firenze, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e la Fondazione Gioachino Rossini di Pesaro. Firenze e Pesaro custodiscono il lascito di Vittorio Gui: Firenze le sue carte e i suoi epistolari, conservati alla Biblioteca Nazionale Centrale, Pesaro le sue partiture, consultabili nella Biblioteca della Fondazione G. Rossini. Ma le due città sono legate alla memoria del Maestro anche attraverso la sua attività di organizzatore e di direttore d’orchestra: Firenze per la nascita della Stabile Orchestrale Fiorentina e del Festival, Pesaro per la pionieristica riscoperta dell’Atlantide rossiniana. Nella giornata di venerdì 19 dicembre l’appuntamento è alle ore 10 nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Firenze dove sono previsti gli interventi di Mila De Santis, Valentina Zappacenere, Manuel Rossi e Virgilio Bernardoni; coordina la mattinata Antonella D'Ovidio. Nel pomeriggio ci si sposta nel Foyer di Galleria della Sala Grande del Teatro del Maggio: a partire dalle ore 15.30 interverranno Giancarlo Landini, Alessandro Zignani e Harvey Sachs; segue poi la proiezione del documentario Rai “Grandi direttori d’orchestra – Vittorio Gui” di Corrado Augias firmato dalla regia di Andrea del Baldo. Coordina il pomeriggio Giovanni Vitali. Sabato 20 dicembre, a partire dalle ore 15 - presso il Museo Nazionale Rossini di Pesaro - sono previsti gli interventi di Emilio Sala, Marco Beghelli e Gabriele D’Aprile e di Álvaro Portillo. Il pomeriggio è coordinato da Ilaria Narici.
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