15 Dicembre 2025
“MICRO MACRO – Il mosaico contemporaneo di Emanuele Sari” è la nuova mostra che dal 5 dicembre 2025 al 25 gennaio 2026trasforma gli spazi di Casa Robegan in un viaggio tra frammento e totalità.
Anche quest’anno si rinnova la sinergia tra il Comune di Treviso, i Musei Civici e Banca Prealpi SanBiagio – Gruppo Cassa Centrale, insieme alla galleria inglese Cris Contini Contemporary che, in collaborazione con la Fondazione Mazzotti, firma l’organizzazione della mostra di fine anno: un evento ormai atteso che unisce arte contemporanea, identità locale e tradizione.
Con MICRO MACRO a cura di Sandra Sanson e Pasquale Lettieri, l’artista veneto Emanuele Sari propone un nuovo progetto che fonde tradizione musiva e linguaggio contemporaneo, consolidando la presenza dell’artista a Treviso, dove ha già realizzato un murale ispirato alla cultura veneta.
Sari adotta il linguaggio musivo come forma espressiva, utilizzando una tecnica diretta che prevede il modellamento e l’applicazione manuale di ogni singola tessera direttamente sul supporto, per creare superfici vive e dinamiche. Le opere, realizzate con materiali veneziani pregiati - come smalti, foglia d’oro della fornace Orsoni e murrine di Murano - uniscono raffinatezza materica e rigore tecnico.
Al centro della sua ricerca si trova il gioco di scale che caratterizza il mosaico: il “micro”, frammento minuscolo e prezioso, e il “macro”, immagine complessiva che prende forma e cattura lo sguardo a distanza. In MICRO MACRO, questa dialettica tra dettaglio e visione d’insieme guida lo spettatore in un’esperienza immersiva, che intreccia tradizione musiva e immaginario pop, tra cartoon, fotografia e icone della cultura contemporanea.
“Accogliere a Treviso la mostra MICROMACRO significa per noi dare continuità a un percorso culturale che la Città ha scelto di sostenere negli anni, investendo su spazi come Ca’ Robegan e valorizzandoli come presìdi in cui la memoria architettonica dialoga con l’innovazione artistica.” dichiara il Sindaco di Treviso Mario Conte, “La collaborazione tra istituzioni, gallerie, fondazioni e partner privati - e per questo ringrazio di cuore Cris Contini per la bella sinergia che negli anni si è venuta a creare attraverso la valorizzazione di artisti internazionali - testimonia una volontà comune di costruire un patrimonio culturale vivo e aperto, capace di restituire valore alla comunità. Treviso crede nella cultura come strumento di coesione e crescita, un ambito in cui la città si riconosce, si interroga e rafforza la propria identità”
Il percorso espositivo si apre con un’opera iconica ispirata al film Joker, manifesto della mostra, e prosegue con la ricostruzione dello studio dell’artista, luogo autentico in cui il sapere artigianale incontra la dimensione interiore. Un video accompagna il visitatore alla scoperta del processo creativo, rivelando la pazienza e la precisione che contraddistinguono il lavoro di Sari.
“La Fondazione Mazzotti è lieta di sostenere un progetto che unisce radici artigianali e visione contemporanea,” afferma Andrea Simionato, Presidente della Fondazione Mazzotti. “Casa Robegan non è solo un luogo espositivo, ma uno spazio vivo dove la tradizione veneta incontra la creatività del presente. L'esposizione di Emanuele Sari — noto per il suo sapiente uso della materia e una sensibilità artistica che dialoga con temi attuali — si inserisce perfettamente nella missione di Casa Robegan come hub culturale dinamico. L'artista porta in questo contesto una prospettiva fresca, in equilibrio tra il rigore tecnico dell'artigianato e la forza espressiva dell'arte moderna.”
Cuore concettuale della mostra è il tema dell’aureola, reinterpretato attraverso le icone della cultura pop contemporanea. L’aura sacra che un tempo circondava santi e imperatori rivive oggi nei volti di Freddie Mercury, David Bowie, Deadpool e Harley Quinn, protagonisti di un nuovo pantheon visivo che fonde sacro e profano, devozione e cultura pop.
“Sostenere progetti innovativi capaci di catalizzare l’attenzione di cultori e appassionati d’arte nei confronti della Città di Treviso fa parte della nostra missione,” commenta Banca Prealpi SanBiagio – Gruppo Cassa Centrale, main partner dell’iniziativa. “Per questo, affianchiamo per il terzo anno consecutivo, l’amministrazione comunale supportando un appuntamento dall’ampio respiro, contribuendo per questa via ad arricchire l’offerta culturale della Città e favorendone il ruolo attrattivo nel confronti di un pubblico di rilevanza nazionale”
La sezione conclusiva mette a confronto due diversi linguaggi: da un lato la grafica essenziale delle opere ispirate all’animazione, dall’altro la ricchezza espressiva dei ritratti, nei quali il mosaico si rivela un mezzo denso e articolato, capace di unire leggerezza e profondità.
Il percorso si chiude con un’esperienza partecipativa, in cui i visitatori possono comporre un piccolo mosaico, sperimentando in prima persona la complessità e la pazienza del gesto artistico.
“Sari rappresenta perfettamente lo spirito con cui da anni portiamo avanti la mostra delle festività natalizie a Treviso,” affermano i galleristi Cristian Contini e Fulvio Granocchia. “La sua arte parla ai giovani per la forza dei temi e conquista i collezionisti per la qualità tecnica e la profondità espressiva.”
La mostra è promossa da Cris Contini Contemporary in collaborazione con il Comune di Treviso, i Musei Civici e la Fondazione Mazzotti, con il sostegno di Banca Prealpi SanBiagio – Gruppo Cassa Centrale.
Partner della mostra: Prosecco DOC, Italian Genio, Cabbia e Artstyle Magazine.
CARTELLA STAMPA:https://bit.ly/MICROMACRO_EMANUELE_SARI
MICRO MACRO - Il mosaico contemporaneo di Emanuele Sari
5 Dicembre 2025 – 25 Gennaio 2026
Conferenza stampa: 4 Dicembre ore 11:00
Inaugurazione: 4 Dicembre ore 18:00
Orari di apertura: venerdì ore 14:00 – 18:00; sabato e domenica ore 10:00 – 18:00
Ingresso libero
Possibilità di visite guidate su richiesta ss@criscontinicontemporary.com
Indirizzo: Casa Robegan via Antonio Canova, 38 31100 Treviso
ORARI FESTIVI: Mercoledì 24 dicembre: ore 10.00–16.00; Giovedì 25 dicembre: chiuso; Venerdì, 26 dicembre 12:00 -18:00, Mercoledì, 31 dicembre 10:00-16:00, Giovedì, 1 gennaio chiuso, Martedì, 6 gennaio 10:00 -18:00
About Emanuele Sari
Emanuele Sari è un artista veneziano nato nel 1976, considerato uno dei principali interpreti del mosaico contemporaneo. Dopo aver affinato la sua arte tra la storica fornace Orsoni, la Scuola Mosaicisti di Spilimbergo e la galleria Berengo Fine Arts, nel 2002 ha fondato il proprio studio artistico, diventato un punto di riferimento internazionale per il mosaico in vetro. Le sue opere combinano vetro veneziano, smalti, marmi e resine, realizzate con una tecnica diretta che dona vitalità e riflessi unici. Attraverso questo metodo, Sari dà nuova vita a dipinti e ritratti di icone della cultura pop e artistica, da Lupin e Joker a Klimt, Modigliani, Jimi Hendrix e Freddie Mercury.Tra il 1997 e il 2001 partecipa a importanti fiere d’arte in tutto il mondo, da Miami a Parigi, da Stoccolma a Madrid, consolidando la sua presenza nel panorama artistico internazionale. Nel 2004 espone con una mostra personale al Palazzo delle Prigioni di Venezia e dal 2005 le sue opere sono regolarmente esposte nelle gallerie più prestigiose di Venezia e del mondo. Le sue collaborazioni includono nomi di rilievo come Warner Bros, Mediaset e Tim Koogle, mentre tra i suoi collezionisti si contano Rod Stewart, Arnon Milchan e Thomas Muster. Nel 2016 realizza, con la supervisione del disegnatore giapponese Monkey Punch, mosaici ispirati all’anime Lupin, attirando l’attenzione della stampa internazionale. L’anno seguente, il Comune di Venezia acquisisce la sua opera Corto Maltese, esposta al Forte Marghera. Nel 2024 firma un ritratto in mosaico di Kevin Spacey, presentato durante il Nations Award di Venezia, un ritratto di Domenico Dolce consegnato allo stilista a Milano e un’opera dedicata a Sharon Stone. Realizza inoltre un mosaico per l’AC Milan dedicato a Silvio Berlusconi, che sarà esposto permanentemente al museo Mondo Milan. Nel 2025 completa il murale dedicato a Maradona a Napoli e un’opera sulle mura di Treviso che celebra la cultura veneta.
About Cris Contini Contemporary
www.criscontinicontemporary.com
La galleria internazionale Cris Contini Contemporary è stata fondata nel 2018 da Cristian Contini e Fulvio Granocchia ed è situata a Notting Hill, nel cuore di Londra con sede anche a Milano, Roma e Bruxelles. Cris Contini Contemporary offre ai collezionisti di tutto il mondo l’accesso ad un portfolio eclettico e multiculturale di artisti: dai grandi maestri moderni come Roy Lichtenstein, Pablo Picasso, Lucio Fontana, Andy Warhol e Robert Indiana agli artisti contemporanei più apprezzati quali David Begbie, Endless, Michelangelo Galliani, Ferruccio Gard, Michal Jackowski, Gioni David Parra, Jeff Robb, Simon Berger e tanti altri, con un’attenzione particolare ai grandi temi sociali e di sostenibilità. Inoltre, le collaborazioni continue con Fondazioni e Musei internazionali, e la partecipazione all’organizzazione e gestione di un Padiglione nazionale alla 59. Esposizione Internazionale d'Arte - La Biennale di Venezia 2022, contribuiscono ulteriormente a rendere la Cris Contini Contemporary un punto di riferimento per gli appassionati e collezionisti d’arte di tutto il mondo.
About Banca Prealpi SanBiagio, Gruppo Cassa Centrale
www.bancaprealpisanbiagio.it/privati
Banca Prealpi SanBiagio è l’Istituto di credito cooperativo con sede a Tarzo (TV), nel cuore delle Prealpi trevigiane, parte del Gruppo Cassa Centrale, presente con 67 filiali in sette province del Veneto e del Friuli Venezia Giulia. La fondazione dell’Istituto risale al 1894, esattamente cento anni prima del cambio di denominazione in Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi. 130 anni di storia caratterizzati da crescita e sviluppo hanno portato, nel 2015, alla fusione per incorporazione di Banca Atestina e, nel 2019, alla fusione con Banca San Biagio del Veneto Orientale che, dal 1° luglio dello stesso anno, ha visto la nascita di Banca Prealpi SanBiagio. Una società cooperativa che fa della mutualità il proprio principio base e si impegna a soddisfare i bisogni finanziari dei propri soci e clienti, promuovendo soluzioni personalizzate, adatte ad ogni tipo di richiesta. L’Istituto è espressione del territorio in cui opera: una banca legata alle famiglie e alle piccole e medie imprese, che agisce da volano per l'economia del territorio, creando un circolo virtuoso che ha inizio con la raccolta e la gestione del risparmio della clientela privata, e si alimenta con il reinvestimento di queste risorse nell'economia locale attraverso l'erogazione di finanziamenti a imprese e famiglie, concludendosi con il sostegno alla crescita e all'occupazione nelle comunità di cui è parte.
About Fondazione Mazzotti
fondazionemazzotti.com/la-fondazione/
La Fondazione Giuseppe Mazzotti per la Civiltà Veneta è una fondazione culturale senza scopo di lucro intitolata allo studioso trevigiano Giuseppe Mazzotti, intellettuale, nonché brillante alpinista, attivo per oltre cinquant’anni nella promozione del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico del Veneto. La Fondazione Mazzotti si è costituita nel 1986 su iniziativa degli eredi, insieme a Comune, Provincia e Camera di Commercio di Treviso, con lo scopo di non disperdere i risultati dell’opera di Giuseppe Mazzotti e di custodirne i fondi bibliografici e documentali promuovendone la conoscenza e lo studio. Oggi la Fondazione ha sede a Casa Robegan a Treviso, dove gestisce e mette a disposizione del pubblico gratuitamente una biblioteca di oltre 13.000 volumi e periodici e una straordinaria fototeca di oltre 120.000 immagini, che raccoglie una documentazione unica sul territorio della Marca e sulle Ville Venete. La Fondazione inoltre conserva l'archivio personale di Giuseppe Mazzotti, che riflette la multidisciplinarietà dei suoi interessi di intellettuale a tutto tondo: studioso, giornalista e scrittore, fotografo, artista, curatore, alpinista. La Fondazione Mazzotti organizza mostre, pubblicazioni, eventi e iniziative culturali volte a diffondere la conoscenza dei suoi archivi e promuove il proseguimento dell’opera di Giuseppe Mazzotti a vantaggio del patrimonio storico, artistico e demoetnoantropologico del Veneto.
About PROSECCO DOC e PROSECCO DOC ROSÉ.
www.prosecco.wine
La Denominazione di Origine Controllata Prosecco nasce nel 2009 dall’unione di viticoltori, vinificatori e imbottigliatori di 9 Province tra Veneto (Treviso, Belluno, Padova, Venezia e Vicenza) e Friuli-Venezia Giulia (Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine) per legare indissolubilmente questo vino al suo territorio di origine. Scopi principali del Consorzio Prosecco DOC: garantire la qualità del prodotto, tutelare il consumatore, valorizzare la produzione attraverso la promozione e la protezione della denominazione “Prosecco” in Italia e nel mondo. A tal fine vengono attuate specifiche strategie di sviluppo e marketing che negli anni si sono rivelate vincenti e certamente hanno contribuito a fare del Prosecco la bollicina più famosa a livello internazionale. Oggi il Prosecco DOC è lo spumante più venduto al mondo, con 616 milioni di bottiglie prodotte nel 2023. Di queste, il 18,8% viene consumato in Italia, il restante 81,2% destinato all’export (USA, UK, Germania, Francia i primi mercati).
Il termine Prosecco DOC richiama il territorio di produzione di un vino straordinario le cui origini si fanno risalire alla piccola località nei pressi di Trieste che reca appunto questo nome. Spaziando tra Veneto e Friuli-Venezia Giulia su un totale di 28.100 ettari di vigneti, di cui 24.450 di Glera e 3.650 di complementari (es. Pinots/Chardonnay/Verdiso/ecc.) la Denominazione oggi conta 11.969 Aziende viticole, 1.148 Aziende vinificatrici, 355 Aziende spumantistiche, per un’estensione media di 2,13 ettari ciascuna.
Il Prosecco sta vivendo una stagione di successi tale da condizionare i flussi turistici di consumatori che una volta innamoratisi del prodotto, partono alla scoperta del territorio che lo origina. Un territorio generoso dal punto di vista dell’offerta culturale ed enogastronomica, ma anche di grande bellezza, dove i vigneti si alternano a boschi, prati, borghi e incantevoli città storiche. Dalle Dolomiti alla laguna di Venezia, passando per le ville del Palladio e località preromaniche come Aquileia. Non a caso vi si contano una decina di siti riconosciuti dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità, quasi a sottolineare la vocazione all’internazionalità di questa grande regione da sempre incrocio di popoli e culture.
Cabbia Wood Experience
www.cabbia.it
Fondata nel 1948, Cabbia Group è un’azienda a vocazione familiare che da tre generazioni racconta il mondo del legno attraverso qualità, passione e innovazione. Situata a Mestre (VE), Cabbia controlla ogni fase del processo produttivo — dalla selezione della materia prima alla lavorazione artigianale, fino alla posa e al servizio al cliente — garantendo trasparenza, affidabilità e unicità. Specializzata nella produzione di parquet in essenze pregiate (rovere, olmo, quercia, doussié, teak e altre), Cabbia abbina tecniche tradizionali e tecnologie all’avanguardia: spazzolature, piallaggio e verniciatura UV rendono ogni pavimento resistente e personale. L’azienda estende la propria expertise anche al design d’interni, all’outdoor e ai complementi su misura, realizzando progetti unici che valorizzano la materia legno come protagonista assoluto.Con uno showroom di 1.000 m² e depositi di migliaia di metri quadri, Cabbia accoglie i clienti invitandoli a toccare, scegliere e sognare il proprio progetto. I suoi valori si fondano su tre pilastri: qualità artigianale, personalizzazione controllata (lotti specifici garantiti) e l’idea che un buon legno non perde valore, ma migliora nel tempo.
About Ca’ da Noal, Casa Robegan e Casa Karwath
www.museicivicitreviso.it
Il complesso di Ca’ da Noal, Casa Robegan e Casa Karwath ci riporta al passato fieramente borghese e comunale di Treviso, che vive di quel fermento creativo che fa della nostra città un’autentica “Città d’Arte” sin dalla sua fondazione. I pregevoli edifici di origine tardo medioevale dalla tipica facciata affrescata, ristrutturati all’inizio del nostro secolo, sono la storia del successo e delle capacità imprenditoriali dei suoi abitanti che oggi si propongono come un meraviglioso luogo espositivo. Acquisiti dall’amministrazione comunale nel 1935, e ristrutturati agli inizi del 2000, i tre edifici adiacenti che si affacciano sull’attuale via Canova mutarono più volte il loro originario assetto medievale, fino al recupero “in stile gotico” grazie al restauro Melchiori – Botter del 1938.
Divennero quindi sede, in quell’anno, del Museo della Casa Trevigiana, qui trasferito dagli spazi di Borgo Cavour. L’allestimento dell’originaria Ca’ da Noal ricreava, infatti, gli ambienti di un’antica abitazione con la cucina al pianterreno e salotti, sala da pranzo e sala da musica al primo piano, arredata con mobili, quadri e oggetti vari. Durante i bombardamenti del 1944 fu semidistrutta e venne, in seguito, ricostruita grazie ad un nuovo intervento di Mario Botter. Gli Anni Settanta segnarono l’inizio di una felice stagione di rinascita: riorganizzati su progetto di Carlo Scarpa, questi spazi divennero sede espositiva per mostre di arte del Novecento, come quella dedicata a Gino Rossi nel 1974 ,per poi proseguire negli Anni Novanta con un ciclo espositivo sulle ceramiche, i tessuti antichi e le altre sezioni delle civiche raccolte. La contigua porzione di Casa Robegan e l’intercomunicante salone al primo piano di Casa Karwath corrispondono ad edifici, anch’essi di origine medievale, che presentano l’uno un’importantissima facciata rinascimentale affrescata e l’altro un’elegante facciata neoclassica. Nel 1995, il ragionato intervento di restauro dell’architetto Bellieni ha consentito il pieno recupero degli spazi interni, oggi destinati in prevalenza a mostre temporanee di arte contemporanea. Il giardino interno, pensato in continuità ed estensione degli ambienti interni, nella bella stagione si anima di numerose iniziative artistiche, culturali e conviviali.
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