27 Ottobre 2025
Nella notte tra venerdì 24 e sabato 25 ottobre 2025, in via Cristoforo Colombo, all’altezza di Piazza dei Navigatori a Roma, c'è stato un incidente stradale mortale in cui ha perso la vita Beatrice Bellucci, una ragazza di 20 anni. Studentessa di Giurisprudenza all’Università Roma Tre, ex pallavolista del Roma Volley Club e residente all’Infernetto, Beatrice era conosciuta per il suo carattere solare e la passione per la squadra della Roma che condivideva con il padre.
La notte dell'incidente, Beatrice era a bordo di una Mini Cooper guidata da un’amica, seduta sul sedile del passeggero quando l’auto è stata travolta da una BMW lanciata a folle velocità.
Secondo le testimonianze raccolte dalla polizia locale e riportate da più fonti, la BMW coinvolta nell’incidente avrebbe viaggiato a una velocità stimata tra i 180 e i 200 km/h. Il conducente, Luca Domenico Girimonte, 22 anni, è attualmente indagato per omicidio stradale, ma è ancora ricoverato in prognosi riservata al San Giovanni.
Alcuni testimoni hanno parlato di quella che potrebbe essere una “sfida tra amici”, non una corsa clandestina organizzata come inizialmente ipotizzato da alcuni. La Mini Cooper su cui viaggiava Beatrice "procedeva regolarmente nella corsia centrale in direzione del centro città", come riferito da un testimone, quando è stata centrata dalla BMW. L’impatto è stato devastante: l’auto è finita contro un albero e Beatrice è morta sul colpo. La sua amica Silvia Piancazzo, alla guida della Mini, è ricoverata in gravi condizioni al San Camillo, con lesioni multiple e prognosi riservata.
Le autorità stanno acquisendo i filmati delle telecamere lungo via Cristoforo Colombo per ricostruire con precisione la dinamica. Il video integrale dell'incidente non è ancora disponibile. Il conducente della BMW è risultato negativo ai test tossicologici e alcolemici, ma resta sotto osservazione in ospedale. Gli inquirenti stanno cercando anche una seconda vettura, presumibilmente un’altra BMW, che potrebbe aver partecipato alla sfida. Il padre di Beatrice ha dichiarato pubblicamente che la figlia era prudente alla guida e che non aveva nulla a che fare con ambienti legati alle corse clandestine.
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