26 Ottobre 2025
Si chiamava Beatrice Bellucci, aveva 20 anni e studiava Giurisprudenza all’università Roma Tre. Viveva all’Infernetto, quartiere residenziale della Capitale, e amava la Roma, il volley e il mare della Sardegna, dove trascorreva le estati a Porto Cervo. Una vita piena di passioni, spezzata nella notte tra il 24 e il 25 ottobre sull’asfalto di via Cristoforo Colombo.
La sua Mini Cooper è stata travolta da una Bmw lanciata a folle velocità, con a bordo due ragazzi coetanei, per poi finire la corsa contro uno dei pini dello spartitraffico. L’impatto è stato devastante: la vettura è rimasta sventrata e Beatrice, incastrata tra le lamiere, non è sopravvissuta. La sua amica Silvia, che viaggiava accanto a lei, è rimasta gravemente ferita.
“Cucciola mia, era un tesoro, una ragazza solare, era prudente alla guida”, ha raccontato con voce spezzata Andrea Bellucci, il padre di Beatrice, in un’intervista al Corriere della Sera. Poi l’appello: “Scrivetelo che la mia Bea non c’entra nulla con le corse clandestine”.
L’uomo respinge con forza le ipotesi investigative che parlano di una possibile gara illegale tra auto, circostanza sulla quale gli inquirenti stanno ancora lavorando. “Dovete precisarlo che le ragazze non stavano facendo nessuna corsa, mia figlia era attenta, non beveva mai se doveva guidare”, ribadisce il padre, sottolineando come la giovane fosse una ragazza responsabile, lontana da ogni rischio o imprudenza.
Come ricorda sempre il Corriere, padre e figlia erano legatissimi: “Li univa la passione per lo sport e il tifo per la Roma”. Lo scorso marzo, Beatrice aveva postato su Instagram una tenera foto con il papà sugli spalti dell’Olimpico: stesso sorriso, stessa sciarpa giallorossa al collo.
Lo sport era una presenza costante nella vita della famiglia. Andrea Bellucci è il fondatore della Smi Roma Volley, squadra a cui Beatrice era profondamente legata: aveva giocato nel settore giovanile e non mancava mai alle partite. La società, appresa la notizia, ha pubblicato sui social un fiocco nero e un lungo messaggio di addio dedicato a lei.
Intanto proseguono le indagini della polizia locale per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Gli agenti stanno acquisendo le immagini delle telecamere di sorveglianza lungo tutto il tratto di via Cristoforo Colombo, non solo nel punto dell’impatto – all’altezza di piazza dei Navigatori – ma anche nei chilometri precedenti e successivi allo schianto.
L’obiettivo è chiarire cosa sia accaduto nei minuti immediatamente prima della collisione e accertare se effettivamente vi sia stata una gara illegale tra le vetture coinvolte. Si attendono anche i risultati dei test tossicologici su alcol e droga eseguiti sui due giovani che erano a bordo della Bmw.
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