18 Dicembre 2025
Alberto Stasi e Andrea Sempio
Si è conclusa l'udienza che termina idealmente l'incidente probatorio del nuovo processo su Garlasco, in cui l'unico indagato è Andrea Sempio. I legali di Alberto Stasi, condannato a 16 anni per l'omicidio della fidanzata Chiara Poggi, hanno commentato: "Finalmente la svolta che ci aspettavamo nel caso. La perizia genetica super partes esclude il nostro assistito, non ci sono tracce di Dna sue".
Si chiude con un punto fermo sul fronte scientifico l’udienza di conclusione dell’incidente probatorio sul delitto di Garlasco. Secondo la perizia della genetista super partes Denise Albani, depositata e discussa davanti al Tribunale di Pavia, Alberto Stasi è definitivamente escluso dalle tracce di Dna analizzate. Un esito che ha suscitato soddisfazione nei legali dell’ex fidanzato di Chiara Poggi, Giada Bocellari e Antonio De Rensis, e che potrebbe aprire la strada a una futura richiesta di revisione del processo.
«È stato chiarito definitivamente che Alberto Stasi è escluso», hanno dichiarato i difensori all’uscita dall’aula, sottolineando come la nuova perizia ribalti le conclusioni della consulenza del 2014 firmata dal professor Francesco De Stefano, secondo cui Stasi “non poteva essere escluso”. Oggi, invece, il dato genetico viene letto in modo opposto: le tracce sono ritenute miste, parziali e non consolidate, perché prive di una replica identica e di un profilo completo.
Nel corso dell’udienza sono stati chiariti natura e limiti del materiale repertato: si tratta di due tracce provenienti da unghie di mani diverse, caratterizzate da criticità tali da imporre cautela nell’interpretazione. Secondo Bocellari, già nel 2014 la presenza di Dna riconducibile a Stasi avrebbe dovuto essere esclusa, come ora confermato dal perito.
Alla luce di questi sviluppi, la difesa guarda al futuro. «Stiamo preparando una revisione, ma dovremo attendere la conclusione di queste indagini», ha spiegato De Rensis, ribadendo la fiducia nel nuovo filone investigativo. Intanto, l’unico indagato per omicidio in concorso resta Andrea Sempio. Ma anche su questo fronte gli avvocati invitano alla prudenza: il Dna, pur essendo una prova a tutti gli effetti, dovrà essere valutato insieme agli altri elementi dalla Procura, senza automatismi.
Ha fatto discutere la presenza in aula di Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni e detenuto a Bollate, che ha ottenuto un permesso per assistere all’udienza. Una presenza che ha sorpreso anche i legali di Sempio, mentre l’assenza dell’indagato è stata motivata dal carattere tecnico-scientifico dell’udienza. «Non sarebbe stato interrogato e non avrebbe avuto diritto di parola», hanno spiegato i suoi difensori.
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