Il giorno in cui gli investigatori entrarono per la prima volta sulla scena del crimine, le fotografie scattate all'epoca mostrarono un mistero mai esplorato a fondo: due sedie, posizionate in modo anomalo davanti alla televisione accesa nella casa di Chiara Poggi, con lo schermo che riproduceva immagini simili a quelle di un videogioco dell'epoca.
Un dettaglio che, a distanza di anni, ha alimentato ipotesi e teorie. Una di queste, discussa anche durante una puntata di Chi l’ha visto? su Raitre, suggerisce che qualcuno stesse giocando a un videogioco in quella casa, forse addirittura una persona in più rispetto a Chiara e Alberto Stasi, suo fidanzato. Questo dettaglio, se confermato, potrebbe aprire a uno scenario inedito: al momento dell'omicidio potrebbero essere state presenti in casa Poggi altre persone.
La console potrebbe essere una Playstation 1 una Nintendo Game Cube. La trasmissione Chi l'ha visto ha chiesto un parere all'esperto di videogiochi Carlo Chericoni.
Dal punto di vista giudiziario, l'inchiesta continua senza sosta, con nuovi atti di indagine, tra cui gli incidenti probatori. Il sangue di Chiara è stato repertato su un frammento di tappetino nel bagno della villa di Garlasco, e su alcuni punti delle scale, proprio dove la giovane fu trovata senza vita il 13 agosto 2007.
Gli esami genetici effettuati sui campioni biologici confermano che il profilo genetico trovato nei campioni prelevati durante l’autopsia corrisponde esclusivamente a Chiara, mentre dalle tracce di capelli trovate tra i rifiuti non è stato possibile estrarre alcun dato utile. Le nuove analisi, condotte dai consulenti della difesa, hanno escluso la presenza di tracce maschili e hanno confermato, dopo 18 anni, i risultati delle indagini iniziali. Questi elementi continuano a mantenere il caso aperto, alimentando ancora il mistero sulla morte di Chiara Poggi.