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Sorrento, don Rito Maresca celebra messa con indosso colori della Palestina: “A Gaza corpi spezzati sotto le bombe” - VIDEO

Il sacerdote “ha denunciato la devastazione di Gaza, l’indifferenza globale e le strategie di distrazione: ‘Israele esporta guerra in Iran, mentre il mondo distoglie lo sguardo dalla Palestina’”

23 Giugno 2025

Don Rito Maresca, parroco della frazione Mortora di Piano di Sorrento, ha scelto di indossare sull’altare, in occasione della solennità del Corpus Domini, una casula che richiama esplicitamente la bandiera palestinese e che ha subito attirato l’attenzione dei fedeli. Un gesto simbolico, potente, accompagnato da un’omelia che ha messo al centro il genocidio in corso a Gaza.

Mentre noi adoriamo il pane spezzato – ha detto don Maresca, secondo quanto riportato dal Mattino – a Gaza si spezzano corpi innocenti. E non possiamo far finta di non vedere”. Parole pronunciate durante una celebrazione fortemente segnata dal richiamo alla sofferenza dei civili palestinesi, che il sacerdote ha scelto di ricordare pubblicamente proprio nel giorno in cui la Chiesa cattolica commemora il corpo di Cristo.

Quest’anno, nel preparare questa festa, non riuscivo a togliermi dalla mente quei corpi spezzati non sull’altare, ma sotto le bombe, tra le macerie”, ha proseguito il parroco. E ancora, in un passaggio che non ha mancato di suscitare dibattito: “E nel frattempo, Israele, con la complicità attiva degli Usa e il silenzio codardo di molti governi europei esporta la guerra anche in Iran, distraendo il mondo da ciò che accade in Palestina. Una strategia che serve a deviare lo sguardo. Ma noi, come cristiani, dobbiamo restare fermi lì dove soffre l’umanità”.

Un messaggio inequivocabile, che ha trovato eco anche online. La pagina Instagram della parrocchia ha rilanciato l’immagine di don Maresca con la casula palestinese, specificando: “Non una provocazione, ma una presa di posizione netta: la fede non può essere neutrale davanti alla violenza”. Il post riprende anche un altro passaggio dell’omelia: il sacerdote “ha denunciato la devastazione di Gaza, l’indifferenza globale e le strategie di distrazione: ‘Israele esporta guerra in Iran, mentre il mondo distoglie lo sguardo dalla Palestina’”.

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