11 Luglio 2024
Braccianti stranieri nelle Langhe sono stati filmati mentre sembrano essere bastonati tra i vigneti, al momento della vendemmia. L'operazione "Iron Rod" ha previsto gli arresti domiciliari di due caporali, mentre un terzo è indagato.
Nel Cuneese è stato indagato lo sfruttamento di almeno una cinquantina di braccianti, perlopiù africani, nei vigneti delle Langhe. Nel video, qui condiviso, si vede un caporale, con la maglia grigia, vicino ai vigneti. Due uomini, presumibilmente due lavoratori africani, sembrano reagire male alle parole del loro capo e lo aggrediscono. In una sequenza successiva, il caporale impugna un’asta di ferro con cui sembra sferzare un lavoratore, non si sa se solo per allontanarlo e fargli paura. Pare avvicinarsi minacciosamente con il bastone, per poi però alzare le mani. In un’altra scena, in un parcheggio, si vedono due uomini che si picchiano, non facilmente identificabili. Infine, i video dell'indagine della polizia.
Dall’arnese presumibilmente utilizzato per picchiare i braccianti prende il nome l’operazione “Iron Rod” (bastone di ferro), condotta dalla squadra mobile della questura di Cuneo e coordinata dalla Procura di Asti. Tre diversi filoni d'inchiesta, che riguardano le campagne tra Farigliano, Neive, Castiglione Tinella, Monforte d'Alba, tutti del Cuneese, avrebbero portato a due arresti domiciliari. I due uomini sono uno di origine marocchina e uno macedone. Per un terzo sfruttatore, albanese, sarebbe invece scattato il divieto temporaneo di esercitare attività professionali. Le misure sarebbero state disposte per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro e per violazioni alla normativa sul soggiorno degli stranieri in Italia.
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